Nel 2023, in Italia, si è registrato un calo del tasso di disoccupazione del 7,7%, mentre la disoccupazione di lungo periodo si è attestata al 4,2%. Risultati confortanti ma che mantengono il Paese tra quelli con i valori più alti in Europa. Per la Commissione Europea si tratta di una situazione da tenere d’occhio e critica.
La bassa partecipazione al mercato del lavoro riguarda soprattutto donne e giovani e rappresenta una sfida fondamentale per la Commissione Europea.
Dati preoccupanti anche se si analizza il reddito familiare. Nel 2023 l’Italia è diminuita al 94%, rispetto a una media UE del 111,1%.
In ambito scolastico si registra, invece, un miglioramento. Il tasso di abbandono è sceso di un punto e i Neet di 2,9 punti, raggiungendo l’11,2%. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare per fare uscire l’Italia dai paesi con i tassi più alti in Europa.
Per quanto concerne le competenze digitali, la criticità sta nei dati riguardanti l’apprendimento degli adulti. Le competenze digitali di base sono possedute dal solo 45,8%, dato inferiore alla media europea.
Ulteriori miglioramenti si registrano se si analizza il rischio di povertà o esclusione sociale. Nel 2023 il calo è stato di – 1,6 punti per la popolazione generale e -1,4 punti per i bambini. Tuttavia, anche in questo caso si resta ancora inglobati tra le zone basse della classifica europea.