Per la rubrica di LiveUnict “Alza la voce”, uno studente del dipartimento di Scienze Chimiche segnala il furto del proprio zaino contenente notebook e altro importante materiale universitario e oggetti personali di vario genere.
Il fatto è avvenuto la mattina del 31 ottobre, intorno alle ore 11, quando lo studente si stava recando presso l’aula D del dipartimento di Scienze Chimiche poiché a breve sarebbe iniziata la lezione. Nell’attesa dell’inizio di questa, lo studente, insieme ai colleghi si è allontanato per un caffè, lasciando lo zaino in aula. Non appena rientrati in aula alle 11:05, la spiacevole sorpresa dello zaino sparito. Diversi sono stati gli indizi che hanno portato lo studente ad arrivare alla conclusione che si trattasse di un furto, come la porta d’emergenza aperta.
Alla richiesta della possibilità di visionare le immagini di videosorveglianza, la risposta dal dipartimento è stata negativa, a causa del non funzionamento del sistema. Gli unici filmati disponibili sono quelli dei due ingressi alla cittadella universitaria (via Santa sofia e via Passo Gravina), con i nastro che si cancellano automaticamente dopo 10 giorni.
Inutili, inoltre, le richieste alla questura dopo aver sporto denuncia: “Peccato che dopo 7 ore di attesa in questura per sporgere denuncia ad ignoti mi è stato detto che difficilmente i corpi di polizia ottengono autorizzazioni, o comunque si muovano per reati del genere. Mi sono sentito abbandonato, profondamente tradito da un sistema pubblico che è effettivamente inefficiente —. queste le parole, piene di amarezza, dello studente, che continua — Nello zaino avevo tutto, anche per colpa di tragiche coincidenze: lo zaino in se era uno zaino di marca regalo di laurea; avevo il mio notebook con tutti i file privati ed universitari (compresi dati per la tesi), il danno organizzativo dovuto alla perdita dei documenti sul pc è enorme; avevo una chiavetta con tutte le mie foto private del mio passato che adesso è cancellato, avevo due backup delle mie foto: chiavetta usb e computer, entrambe perse in un colpo; avevo il portafoglio con documenti, carte di credito e contanti; avevo un sacco di oggetti (astuccio, borraccia termica, occhiali da sole, agenda ecc.) che oltre ad un cospicuo danno economico hanno costituito principalmente un danno morale/emotivo; avevo anche le chiavi di casa, comportando un ulteriore spesa per il cambio serratura”.
I corridoi del dipartimento sono tappezzati di avvisi che avvertono dell’acquisizione immagini da parte del sistema di videosorveglianza atto a prevenire atti illeciti e tutelare gli studenti, una sorta di rassicurazione sul fatto di lasciare momentaneamente i propri averi in aula, senza alcun rischio, in un posto che dovrebbe essere sicuro. Senso di sicurezza completamente tradito visto che poi il sistema, per negligenza o altro, risulta staccato.