Ogni anno il nuovo spot di Intimissimi mette in crisi quantità enormi di giovani donne. Modelle stratosferiche, corpi perfetti rotolanti su lenzuola di seta, ma mai ci saremmo aspettati che potessero tirare in mezzo l’emblema sacro della studentessa e che credetemi, non è quello che ci appare in tv.
Una vera studentessa in piena sessione d’esami non indossa mai un intimo abbinato, anzi, di base, è inutile proprio mettere il reggiseno sopra il pantalone del pigiama e sotto le maglie XL dell’ultima Corri Catania o del palio d’ateneo.
Non ho neppure visto nessun calzino sopra il pigiama, perché la sessione invernale è terribile di suo, ma vogliamo mettere poi anche quegli spifferi di vento che ti colpiscono dritti verso le caviglie?
I capelli puliti, i capelli puliti? Nei giorni prima dell’esame, qualsiasi operazione oltre allo studio è superflua, se mangi, mangi la pizza direttamente dal cartone così non perdi tempo ad apparecchiare o lavare i piatti, e nella stessa maniera in cui trascuri la cura della casa, di pari passo trascuri anche quella del tuo corpo. Denti non lavati per tre giorni, capelli da almeno sette e tassativamente acconciati con una mega cipolla a livello fronte e un mollettone tra i più trash che si siano mai visti.
La ceretta prenotata il giorno dopo l’esame, sempre. Farsi vedere in mutande neanche le più coraggiose. E se i ragazzi durante la sessione d’esami si fanno crescere barba e capelli per apparire ai professori come studenti dediti e completamente fedeli alla materia, noi ragazze ci sediamo davanti la commissione con dei baffetti (durante la sessione d’esami crescono pure a chi baffetti non ne ha mai avuti) che neanche Gengis Khan.
E’ già tanto, per chi non è “seno-munita”, vedere quelle immagini e rimanere felici, condurre una vita serena, approcciarsi con disinvoltura all’altro sesso, ma se ci mettiamo pure che oltre a sottolinearci i nostri limiti fisici ci fanno credere pure che esistano nel mondo studentesse senza smalto fatto, senza calzini spaiati ed alitosi, non ci stupiamo poi se il tasso d’ignoranza tra i giovani aumenta.
Uniamoci quindi al grido del popolo studentesco femminile: sì al push up, ma no allo shampoo in sessione d’esame!