Il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea conduce ogni anno sondaggi sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani. Quello presentato adesso riguarda l’anno 2021 ed è proprio grazie a questi dati che è possibile evincere le caratteristiche principali dei neolaureati del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Catania. Ecco cosa è emerso.
Profilo dei laureati di Giurisprudenza di UNICT: i dati AlmaLaurea
Il Rapporto 2022 sul Profilo dei Laureati ha coinvolto 267 laureati che hanno concluso gli studi, dunque ottenuto il titolo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo catanese nel 2021 (a fronte di 299 laureati). Dunque il ben 89, 3 % ha compilato il questionario.
Di questi, solo il 35,8% sono uomini, mentre le donne corrispondo al ben 64,2% del totale.
In merito all‘età legata al conseguimento del titolo, emerge una media pari a 28,5 anni.
Interessanti anche i dati, sempre estrapolati dall’analisi del Profilo laureati, relativi alla provenienza dei laureati. Il percorso scolastico è stato per un buon 92,2% completato nei licei, più in particolare:
- il 53,8% proviene da un Liceo classico;
- il 3,3% proviene da un Liceo linguistico;
- il 30,8% proviene da un Liceo scientifico;
- il 4% proviene da un Liceo delle scienze umane;
- solo lo 0,3% da un Liceo artistico.
Per quanto concerne invece il voto di laurea, si raggiunge in media il 98,3 (a fronte della valutazione massima del 110 con lode). Grazie agli esami sostenuti nel corso del percorso di studi, i laureati del Dipartimento di Giurisprudenza hanno ottenuto una media pari a 25,7.
Per quanto riguarda, invece, la regolarità degli studi, emergono i seguenti dati:
- il 22,1% degli intervistati è risultato in corso;
- il 16,1% un anno fuori corso;
- il 12% due anni fuori corso;
- Al terzo anno fuori corso per il 12,7%;
- Un buon 25,4% è giunto persino al quinto anno fuori corso.
Si evince, dunque, che in media la durata degli studi per questo corso di laurea è di 9 anni, con un ritardo generico di 4.
Condizione occupazionale
Ogni anno lo stesso Consorzio interuniversitario AlmaLaurea si occupa anche di un’indagine sulla Condizione occupazionale dei laureati.
A questo specifico sondaggio hanno contribuito 218 laureati del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, con un tasso di risposta sul totale dei laureati (288) del 75,7%.
Da questa analisi emerge che le donne, ad un anno dalla laurea magistrale a ciclo unico, trovano un’occupazione quasi al pari degli uomini: il 31,9% delle lavoratrici si affianca al 32,4% dei lavoratori. Ma di cosa ci si occupa? Rientrano nelle seguenti categorie:
- Imprenditori, legislatori e alta dirigenza: il 5,7% degli intervistati
- Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione: il 20%;
- Professioni tecniche: il 34,3%;
- Professioni esecutive nel lavoro d’ufficio: il 28,6%;
- Ricopre altre professioni: il 11,4%.
Per quanto riguarda invece la retribuzione, risulta una differenza tra il netto mensile degli uomini e quello delle donne. Infatti lo stipendio mensile di un uomo si aggira intorno ai 1.709 euro mentre una donna guadagna in media 1.278 euro.