Compagno di merende, guardiano bonaccione del Monastero, amico di tutti, dal più severo dei professori al più ritardatario degli studenti. Melo, il cane-mascotte del Disum, è morto dopo una lunga vita che ha lasciato il segno nei cuori di chiunque lo abbia visto aggirarsi tra i corridoi e il cortile dei Benedettini.
Lo ha annunciato sui social la dottoressa Cannavò, assistente e responsabile dei laboratori didattici del Disum. “Il cuore forte e generoso di Melo, esempio di libertà e simbolo dei Benedettini – ha scritto -, ha cessato di battere. Se n è andato stanotte nel sonno, senza disturbare nessuno. Michela, la sua mamma umana che con il resto della famiglia lo ha accudito amorevolmente fino all’ultimo, mi ha inviato queste due ultime foto con preghiera di pubblicarle e ringraziando le innumerevoli persone che in questi anni gli hanno voluto bene. Il nostro Meluzzo verrà cremato in mattinata“.
Già da tempo le condizioni di salute di Melo erano precarie. Un anno fa, nello stesso periodo, Melo era stato operato per un carcinoma a cellule squamose nel piede, un tumore che colpisce l’osso e le cellule circostanti. Dopo l’operazione, conclusa con successo, Melo si era in parte ristabilito, ed era stato adottato in pianta stabile da una famiglia. Nell’ultimo periodo lo si è visto sempre più di rado dalle parti del Monastero dei Benedettini.