Con i contagi della quarta ondata ormai alle stelle e quasi 4mila casi solo in Sicilia, si moltiplicano gli episodi di aggressioni e violenza da parte di chi ha rifiutato il vaccino e si ritrova ora ricoverato in ospedale. Ne è testimone il professor Bruno Cacopardo, primario di Malattie infettive al Garibaldi di Catania. In un’intervista a Open, il medico ha confessato che la situazione nei reparti diventa sempre più insostenibile.
A reparti ormai quasi pieni, personale ridotto a causa delle quarantene e sovraccarico di ospedalizzazioni proprio nei giorni delle feste, si aggiungono anche i No Vax. “Sono aggressivi – commenta il medico -. Ci minacciano, ci strappano le bardature, qualcuno rifiuta i trattamenti, altri ci aggrediscono se ‘prendiamo’ una vena. Ci dicono ‘non voglio essere toccato’. Ma ci spiegate come facciamo a lavorare così, in queste condizioni?”.
Stando a quanto riferito al quotidiano dal primario, il 60% dei ricoverati in area medica non è vaccinato. Gli altri sarebbero pazienti anziani, fragili o immunodepressi. Le categorie che rischiano di più dall’inizio della pandemia. In terapia intensiva, invece, ci sono quasi esclusivamente pazienti non vaccinati. Anche molti degli anziani presenti nei reparti non sarebbero vaccinati, a causa di parenti contrari al vaccino.
“Chi lavora in area Covid da due anni è provato – confessa il medico -. Mettersi quella tuta per così tante ore, mi creda, è pesante. A questo aggiunga il fatto di aver dovuto rivedere drammaticamente i turni di tutto il personale sanitario perché molti sono i medici in quarantena”.
Nel frattempo, nell’ultima settimana i contagi Covid in Sicilia sono aumentati del 65%. Solo nel bollettino di ieri, 30 dicembre, si calcolano 3.963 positivi. In terapia intensiva sono 92 i ricoverati, mentre nei reparti ordinari i ricoveri sono attualmente 834, con un boom di 42 pazienti in più in un solo giorno.