Lo scoppio della pandemia globale con cui ancora molti Paesi fanno i conti ha cambiato tante vite e, con esse, altrettanti dati. ร il caso di quelli legati al settore del turismo in Italia.
Le restrizioni e gli appelli dei lavoratori, certo, sarebbero bastati da soli a percepire quanto il comparto in questione sia stato messo recentemente in ginocchio. Eppure, soltanto attraverso lโanalisi dei numeri, รจ possibile comprendere a pieno quanto nette siano le differenze tra lโanno del Coronavirus ed i precedenti.
Per esempio, grazie ad un recente report Istat, oggi emerge che i viaggi intrapresi da chi risiede in Italia si sono praticamente dimezzati nel giro di un anno.
Nello specifico, nel 2020, i residenti della Penisola hanno effettuato un totale di 37 milioni e 527 mila viaggi: si tratta del 47,3% in meno rispetto allโanno precedente e dal tasso piรน basso registrato dallโormai lontano 1997.
Anche i pernottamenti si riducono dellโoltre 40% (43,5% in meno, nello specifico): nel corso dellโanno da poco salutato, questi hanno raggiungo appena quota 231 milioni e 197 mila. Ma quale scopo ha spinto uomini e donne ad accantonare i timori ed a preparare le valigie?
Spostamenti per lavoro: nel 2020 grave crollo
Secondo quanto indicato dallโ’Istituto nazionale di statistica, la flessione piรน grave si registra nellโambito dei viaggi per motivi di lavoro. Di fatto, nel corso di dodici mesi (quelli che separato il 2019 dal 2020), si รจ registrato il 68% in meno di questo genere di viaggi: equivale al 6,7% degli spostamenti.
Va precisato, tuttavia, che lockdown e smartworking hanno soltanto intensificato un declino che aveva preso piede giร precedentemente: basti pensare che i viaggi per lavoro registrati nel 2019 equivalgono al solo 40% di quelli intrapresi un decennio prima, nel 2009.
Le vacanze degli italiani: prima e dopo
Si prospetta una seconda estate con cautela e distanziamento come protagonisti e sarebbe lecito sperare che questa regali percentuali ben diverse da quelle recentemente prese in esame.
Di fatto, secondo il report Istat, sebbene le vacanze rappresentino ancora il motivo principale degli spostamenti nel 2020 sono state registrate circa 35 milioni di questo genere di viaggi: si tratta del 45% in meno rispetto alle 63,5 milioni del 2019.
Si preferisce il bel Paese
Il Coronavirus ha inevitabilmente cambiato la gran parte delle mete di chi ha scelto di non rinunciare ad una capatina allโagenzia di viaggi piรน vicina.
Come da previsioni, nel 2020 le mete estere sono state quasi completamente accantonate e questo รจ reso evidente da un grave -80% rispetto ai dodici mesi precedenti. Comunque, si รจ optato in maggior misura per lโEuropa: รจ la Francia il Paese piรน visitato, seguita dalla Spagna.
Ma cosa ha determinato questa rinuncia “di massa”? Se รจ vero che paura del contagio, zone a colori italiane e strette ad hoc messe a punto da altri Paesi rappresentano le ragioni principali, non bisognerร dimenticare lโinfluenza esercitata dal celebre Bonus Vacanze.
ย In effetti, negli scorsi mesi, il precedente Governo ha deciso di fornire tale incentivo riservandolo esclusivamente ai viaggiatori desiderosi di visitare le bellezze dโItalia. Gli italiani, dunque hanno deciso di avvicinarsi allโiniziativa, allontanandosi dal resto del mondo: i numeri Istat sono semplicemente lo specchio di tale decisione.
Viaggi in Italia: da dove si parte e dove si va
I numeri sono cambiati ma un dettaglio appare immutato: anche in relazione al 2020, il report decreta il Nord meta piรน scelta da chi risiede in Italia: qui si giunge nel 44,6% dei casi, quasi per la metร del totale dei viaggi. ย E questo non sarebbe lโunico primato. Di fatto dal Nord-Est, per esempio, proverrebbe anche il maggior numero di turisti.
Il Sud raggiunge numeri quasi analoghi solo nel caso di vacanze lunghe (34,9% contro il 36,9%).
A livello regionale, se si prendessero in considerazione le sole vacanze lunghe nel corso dellโultimo periodo estivo, andrebbero etichettate quali โaree piรน frequentateโ Toscana e Trentino Alto Adige.
Vince l’aria aperta
Per gli italiani, marzo 2020 ha segnato lโinizio di numerose settimane all’insegna del lockdown. Aver vissuto per cosรฌ tanto tempo chiusi tra quattro mura ha spinto gli italiani a optare per mete che presupponessero attivitร allโarea aperta. Nello specifico, nel 2020 gli italiani hanno scelto il mare piรน che nel corso del 2019 (53,9% contro 48,8%). Quote in aumento anche per la montagna (31% nel 2020 rispetto al 26,5% nel 2019) e per la campagna (15,1% nel 2020, 9,9% nel 2019).
Questโanno, invece, i viaggiatori cambieranno idea? Booking.com ha tentato di rispondere a questo quesito. Se รจ vero che, secondo una ricerca dellโagenzia di viaggi online olandese, 7 italiani su 10 si direbbero piรน fiduciosi in merito alle possibilitร di viaggiare nel 2021, emergerebbe anche una predilizione per le localitร balneari del Bel Paese, destinate a superare anche le cittร estere.
Estate 2021: cosa cambierร ?
Dal prossimo 26 aprile, gli italiani dovrebbero ricominciare a compiere i primi passi verso la normalitร . Di fatto, secondo quanto giร dichiarato dai vertici di Governo, verrร reintrodotta la zona gialla e, con questa, la possibilitร di tornare a consumare un pasto allโinterno di un ristorante e di spostarsi tra le regioni. Come? Il premier Mario Draghi non ha soltanto preannunciato il via agli spostamenti tra regioni gialle giร dal prossimo lunedรฌ ma anche lโintroduzione di un “pass” con cui lasciare o raggiungere una zona arancione e rossa. Con questo si attesterร :
- avvenuta vaccinazione. Non รจ, tuttavia, ancora chiaro se si faccia riferimento al completamento di questโultima o ad una sola dose;
- o esecuzione di un tampone negativo (si ipotizza che il tampone venga eseguito nelle ultime 48 ore);
- o avvenuta guarigione dal Coronavirus
Tale strumento, se realmente introdotto ed accompagnato da un calo dei contagi da Coronavirus, potrebbe permettere una nuova fioritura dei viaggi. Da tempo, poi, in Sicilia si lavora in vista della bella stagione. Negli scorsi giorni, il Presidente Nello Musumeci ha chiesto al premier Draghi “di procedere rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione”, per trasformare lโIsola in unโarea โCovid-freeโ.
La protezione del turismo delle isole minori, infine, resterebbe in cima alla lista delle prioritร . Per far sรฌ che questa estate si possa tornare a popolare questi luoghi magici, Musumeci punterebbe anche ad una campagna vaccinale della durata di tre giorni con cui proteggere lavoratori ed abitanti e rassicurare i visitatori.