In queste settimane l’abbiamo vista da tutte le angolazioni. Al tramonto, col cielo limpido e le nuvole di cenere che si tingono di rosso. Di notte, con le fontane di lava e le colate che creano lingue di fuoco lungo la Valle del Bove. E dallo spazio, con le foto della Sicilia scattate dalla Stazione Spaziale Internazionale. Oggi, l’Etna approda, ancora una volta, tra le “foto del giorno” della Nasa. Merito del fotografo siciliano Giuseppe Vella, che ha immortalato l’Etna durante uno degli ultimi episodi parossistici, nella notte tra il 16 e il 17 febbraio.
La Nasa ha scelto la foto come immagine Apod, Astronomy Picture of the Day, che ogni giorno un’immagine differente dell’universo corredata da una breve spiegazione scritta da un astronomo professionista. “L’Etna – si legge sotto la foto postata dalla Nasa – è in eruzione da centinaia di migliaia di anni. Situato in Sicilia, il vulcano produce fontane di lava alte oltre un chilometro”.
Non è solo uno dei vulcani più attivi della Terra, “è uno dei più grandi, misura oltre 50 chilometri alla sua base e si innalza per quasi 3 chilometri di altezza. Nella foto in eruzione il mese scorso, un pennacchio di lava è sparato verso l’alto, mentre la lava scorre verso l’esterno del vulcano. Probabili tracce satellitari appaiono sopra, mentre antiche stelle punteggiano il cielo in lontananza. Questa eruzione vulcanica è stata così forte che gli aeroporti vicini sono stati chiusi per impedire agli aerei di volare attraverso il pericoloso pennacchio”.
Originario di Palermo, appena ha saputo del parossismo il fotografo non ci ha pensato su due volte e si è messo in auto, percorrendo oltre 300km per potersi appostare e scattare la sua foto. Al suo arrivo l’attività parossistica era già terminata, ma, com’è evidente dallo scatto, la lava era ancora ben visibile, assieme al cielo stellato nel limpido cielo invernale.