Ancora investimenti infrastrutturali per la sanità siciliana. È l’ulteriore misura approvata dal governo Musumeci per la regione Sicilia, reimpiegando oltre 120 milioni di euro derivanti dalla certificazione del programma europeo 2007-2013, in un Piano che prevede complessivamente 34 interventi su tutto il territorio regionale.
“Questo ulteriore programma – spiega il presidente Nello Musumeci – ci consente di proseguire l’azione di rinnovamento della edilizia e delle tecnologie sanitarie dell’Isola con il preciso obiettivo di far recuperare alla Sicilia il troppo tempo perduto“.
Edilizia sanitaria: quali strutture riceveranno i finanziamenti
Tra le azioni più significative previste dalla nuova riprogrammazione emergono, ad esempio, il piano di rifunzionalizzazione del Cefpas, presentato dal governatore la scorsa settimana a Caltanissetta (28 milioni di euro), la manutenzione straordinaria e l’adeguamento dell’ex Cres di Monreale (5 milioni di euro), che diventerà la sede di Palermo del Cefpas, il completamento del nuovo ospedale di Ragusa (35 milioni di euro) e un finanziamento che consentirà di ultimare e rendere fruibile l’ex Cis di Pergusa.
Nell’area del Palermitano, in particolare, sono stati inseriti una serie di investimenti importanti come la realizzazione di un nuovo padiglione all’Istituto zooprofilattico sperimentale “Mirri” (10 milioni di euro) con i laboratori di biologia molecolare e il centro informatico, la ristrutturazione del padiglione 10 dell’ospedale Civico di Palermo (10 milioni di euro) destinato alle nuove attività comuni dell’Ismett e dell’Arnas e il completamento del finanziamento per la riqualificazione del Cto, sempre nel capoluogo regionale (10 milioni di euro che si sommano agli ulteriori 10 già finanziati), finalizzato alla costituzione dell’Istituto regionale per le malattie infettive.
Il nuovo Piano varato dalla Giunta regionale si inserisce nel più ampio quadro di oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti disponibili e in grande parte già programmati sulle diverse linee di finanziamento a disposizione del sistema sanitario regionale che prevede, ad esempio, il nuovo Polo ospedaliero di Palermo, l‘Ismett2 a Carini e il nuovo ospedale di Siracusa.
Musumeci: “Rendere omogenea l’offerta sanitaria”
“Mi fa particolarmente piacere – sottolinea il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci – che la deliberazione di questi nuovi investimenti avvenga negli stessi giorni in cui abbiamo trovato l’intesa con il governo centrale sulla nomina del commissario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Oggi, infatti, sono soprattutto i cittadini delle province non metropolitane a pagare una differenza nei servizi. Attraverso queste misure stiamo provando ad armonizzare l’offerta sanitaria rendendola omogenea su tutto il territorio“.
Secondo l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, “si evidenzia come il quadro complessivo degli investimenti tra quelli ordinari, quelli previsti dall’art. 20 della l. 67/88, quelli affidati a fondi extraregionali e comunitari, quelli realizzati con il Psn 2018-2019, non stia tralasciando nessuna provincia, puntando in modo forte su quelle aree che erano sta del tutto abbandonate“.
Il piano di lavoro, tuttavia, non è ancora completo: “Entro i prossimi mesi – prosegue Razza – procederemo a ulteriori interventi. Complessivamente l’obiettivo è impegnare integralmente le risorse disponibili, realizzando quei grandi centri di eccellenza che potranno realizzare il più grande cluster sanitario nel meridione d’Italia e d’Europa“.