Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova esprime un cauto ottimismo sulla curva epidemiologica nel nostro Paese. “Preoccupato per le oscillazioni dei casi giornalieri? Direi proprio di no – ha dichiarato il direttore a Adnkronos Salute –. Anche perché il calcolo giorno per giorno non ha tanto senso, e risente del numero di tamponi fatti, che il sabato e la domenica sono meno. Dobbiamo considerare una media settimanale ponderata, e se lo facciamo vediamo che la curva è in costante decremento“. Bassetti ci tiene a precisare che: “occorre meno ansia e più attenzione”.
Eppure in questi giorni si sono visti moltiplicare gli allarmi legati alle oscillazioni dei casi in Italia. L’infettivologo a tal proposito sottolinea che “stiamo dando ogni giorno il numero di nuovi contagiati, ovvero soggetti positivi a Covid, ma non sappiamo se sono sintomatici, oppure debolmente o fortemente positivi. È importante invece che le terapie intensive si siano svuotate: abbiamo numeri a due cifre, a fronte di 4200 persone nelle settimane più calde dell’epidemia. Questo ci dice che Covid-19 non è più un problema sanitario – spiega – Inoltre nel caso dei ricoverati, sarebbe utile sapere quanti dei contagiati dell’ultimo mese sono ricoverati per problemi legati al virus“.
Bisogna dunque prestare attenzione alle misure preventive: “Ecco, per me non possiamo proprio dire che va tutto male. Ma dobbiamo vigilare, tracciare i contatti, isolare i positivi: meno ansia e più attenzione“, spiega Bassetti. “Non trovo corretto terrorizzare le persone, mentre è invece giusto spiegare che occorre rispettare il distanziamento, lavare le mani, usare le mascherine quando serve. Concetti universali e validi: no al terrorismo, sì all’educazione civica e al buonsenso, che ci dice di stare a casa se abbiamo la febbre, e di mettere la mascherina in autobus ma non, ad esempio, in moto“.
“Perché educando le persone si ottengono risultati importanti non solo contro Covid“. Bassetti è convinto che occorra parlare con chiarezza, ma purtroppo “da parte di tanti miei colleghi vedo toni pesanti e atteggiamenti da custodi della verità, che francamente non hanno senso. Basta con questa comunicazione da stadio. Sono professore universitario, ho conquistato sul campo la mia preparazione, ho seguito migliaia di pazienti in ospedale e ho un numero” di tutto rispetto “di pubblicazioni su Covid. Penso di poter parlare di questo virus, e lo farò anche in Senato – conclude l’esperto, tornando sulle polemiche legate all’evento organizzato per domani per parlare di Covid, alla presenza del leader leghista Matteo Salvini – convinto di poter dire quello che penso, senza etichette politiche“.