L’Onu ha deciso di far visita all’Italia proprio il giorno in cui riaprono i confini esterni con i firmatari del trattato di Schengen. Proprio oggi, infatti, è previsto un incontro tra Unwto e politici e esponenti della Chiesa per parlare del progetto mondiale #RestartTourism e firmare un memorandum con la Fao. La Unwto è l’Organizzazione Mondiale per il Turismo, un’agenzia delle Nazioni Unite. In seguito allo scombussolamento generale causato dalla pandemia, il turismo è uno dei quei tanti settori che ne è rimasto colpito e che avrà una ripartenza lenta e poco immediata. Tuttavia, proprio la Sicilia è stata esclusa dal tour dell’ONU, con la forte presa di posizione del governatore Nello Musumeci, che ha invitato la delegazione a visitare l’Isola.
L’Onu così ha lanciato la sua iniziativa #RestartTourism, nella quale racchiude una serie di incontri con i maggiori vertici politi e non di molte nazioni per discutere e approvare soluzioni pratiche per rilanciare l’economia del turismo mondiale dopo tre mesi di forte crisi. La prima tappa del tour è l’Italia. Nelle prossime ore il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili e il direttore Europa dell’organizzazione, Alessandra Priante inaugureranno questo progetto a Roma, per poi passare a Milano e a Venezia. Durante questo viaggio nelle tre città italiane, gli esponenti dell’agenzia delle Nazioni Unite incontreranno i ministri Dario Franceschini e Luigi Di Maio, i sindaci Virginia Raggi e Giuseppe Sala, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.
Il governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci si è mostrato un po’ deluso per non aver pensato di ammettere agli incontri nemmeno una città siciliana e ha invitato l’agenzia a un tour in Sicilia, in quanto tassello chiave del turismo italiano a livello nazionale. “Sin da ora rivolgo l’invito alla delegazione Unwto dell’Onu di venire in Sicilia – ha dichiarato il Presidente -. L’esclusione della nostra Isola dal programma originario è solo frutto di una svista o dettata dalla ristrettezza di tempo. Non si potrebbe capire l’Italia, infatti, senza vedere la Sicilia. È qui la sintesi di tutto. Saremo, quindi, lieti di accogliere gli ospiti e accompagnarli nel loro giro, alla scoperta delle testimonianze più significative di una Terra che fu culla di civiltà nel Mediterraneo”.