In Sicilia e in Sardegna continua lo stop ai treni, anche dopo il 4 maggio e almeno fino al 17 maggio. ร quanto emerge da un nuovo decreto congiunto dal Mit e dal Ministero della Salute, che proroga lโefficacia di tutte le altre misure limitative, relative alla Regioni Sicilia e Sardegna, adottate in precedenza per far fronte all’emergenza sanitaria, come si legge sul sito dello stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Negli ultimi giorni forti erano state le preoccupazioni espresse dal presidente della Regione Nello Musumeci in vista del 4 maggio e per i giorni a venire, per i quali si temeva un quarto esodo, dopo quelli generati dai precedenti DPCM. In Sicilia circa 40 mila persone sono rientrate dal Nord Italia, e in particolare da Lombardia e Piemonte, le due regioni attualmente piรน colpite dal contagio.
Nello stesso decreto firmato dai ministri De Micheli e Speranza, invece, riprendono con piena operativitร gli scali di Roma Ciampino e Firenze Peretola. Ulteriori novitร anche nel trasporto ferroviario, con lโaggiunta di nuovi collegamenti a lunga percorrenza che andranno ad integrare lโofferta al fine di assicurare i servivi minimi essenziali. La ripresa, tuttavia, non riguarderร la Sicilia, esclusa su richiesta dello stesso governatore della Regione. Per quanto riguarda l’Isola, infatti, restano attive soltanto due corse giornaliere sulla tratta che parte da Roma e arriva a Palermo, e viceversa, limitate a Villa San Giovanni.
“Ho chiesto al ministro dei Trasporti di mantenere inalterate le norme per lโaccesso in Sicilia – aveva dichiarato Musumeci –. Saranno, come sempre, i dati epidemiologici a suggerirci, nelle prossime settimane, quando avviare una lenta e graduale riapertura dei collegamenti con il resto del Mondo. Se oggi lโIsola puรฒ contare sul piรน basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi e alla disciplina del popolo siciliano”.