Il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha parlato della riapertura delle scuole, del sostegno alle famiglie e dei maturandi. Riguardo questi ultimi, si sta studiando, insieme alla Protezione Civile, un piano che possa permettere loro di entrare a far parte della macchina della solidarietà, aiutando in servizi essenziali come la consegna della spesa o l’assistenza agli anziani.
I ragazzi, una volta conseguito il diploma, potranno volontariamente decidere se far parte o meno del progetto. Alla base di quest’idea c’è la volontà di coinvolgere anche i più giovani in un’opera di rinascita.
Riguardo la Fase 2, cioè la graduale riapertura del Paese dopo il 4 maggio, il Ministro ha confermato che non si posso riaprire le scuole non in sicurezza. Le difficoltà dei genitori che torneranno a lavoro saranno ghetto dei confronti con le Regioni. Boccia afferma che si interverrà in aiuto delle famiglie.
Il Ministro ha inoltre dichiarato: “Dal 4 maggio non c’è il ritorno al passato, perché il nostro passato, finché esiste il virus, non tornerà”, sottolineando come servirà ancora tanta pazienza e sacrificio per permettere al Paese di poter ripartire.