Il secondo conflitto mondiale รจ di certo quello che ha portato piรน sofferenza nel mondo: sei anni di guerra in totale, che hanno visto uomini perdere la vita e intere popolazioni soffrire e disperarsi. Anche Catania ha vissuto questi momenti: รจ stata infatti indicata come una cittร chiave durante lo Sbarco in Sicilia, che ha permesso lโarrivo delle truppe Alleate nel territorio italiano. Ecco dunque uno degli eventi nel quale la cittร etnea รจ stata coinvolta durante il secondo conflitto mondiale.
Gli eventi precedenti l’attacco
Sebbene a tutti sia noto lo Sbarco in Sicilia avvenuto nel luglio del 1943, non molti sono a conoscenza dei fatti che precedettero l’arrivo degli alleati nell’Isola maggiore italiana. Proprio Catania era giร stata coinvolta nel 1940 da un bombardamento avvenuto nel mese di luglio, il quale aveva causato quasi una ventina di vittime. Inoltre, tra il 1941 e il 1942, l’aeroporto e il centro urbano etneo in particolare furono obiettivo di bombardamenti da parte delle forze inglesi, nel corso della battaglia di Malta e della guerra in Africa.
Tuttavia, con l’arrivo del 1943 le forze alleate iniziarono a pensare all’ipotesi di aprire un altro fronte in Europa nel corso della Conferenza di Casablanca. Infatti, giร ad inizio anno si svilupparono alcune ipotesi e venne pianificato lโattacco che avrebbe poi visto l’invasione dellโItalia, sottraendola alle truppe italo-tedesche. Quello del fronte italiano fu un’idea proposta da Churchill, e la Sicilia fu scelta come luogo di approdo degli Alleati.ย A questo punto la Storia si ricollega ad eventi certamente noti ai piรน: era il 10 luglio 1943 quando le forze anglo-americane attuarono il loro piano, dando luogo allo storico Sbarco in Sicilia.
Catania sotto attacco
Nonostante lo sbarco avvenne nel luglio del 1943, Catania fu coinvolta ben prima e in maniera consistente dagli attacchi degli Alleati. Infatti, giร tre anni prima i bombardieri inglesi sorvolavano la cittร etnea, non risparmiandole attacchi anche consistenti. Tuttavia, nel ’43 anche gli aerei americani iniziarono a volare sul territorio etneo, e non si dovette aspettare molto tempo prima che le perlustrazioni si trasformassero in vere incursioni aeree.
Era il 15 aprile 1943 quando Catania fu bombardata, per la prima volta da parte degli americani. Ventiquattrore dopo, l’attacco alla cittร da parte degli Alleati fu decisamente piรน massiccio: agli 11 morti del 15 aprile, quel giorno se ne aggiunsero altri 146, dopo un raid sul centro storico. Purtroppo il bombardamento non ebbe fine in quel momento: infatti, Catania venne bombardata piรน volte dalle forze anglo-americane dal 15 al 18 aprile 1943, allo scopo di indebolire i soldati italo-tedeschi.
E la cittร etnea non fu lโunica coinvolta in queste incursioni primaverili: anche Palermo, Siracusa, Messina e Napoli furono infatti bersaglio dei bombardamenti, scelte proprio in quanto cittร chiave per lโItalia meridionale. Le vittime furono numerose, e da quel momento iniziarono anche gli spostamenti della popolazione verso le aree rurali, in modo da salvare la propria vita fuggendo dalle zone urbane, maggiormente esposte agli attacchi aerei.
Catania e la guerra
Quello di aprile fu solo una parte della sofferenza vissuta dai catanesi. La guerra andรฒ infatti avanti ancora a lungo, e la cittร etnea non ne fu affatto esclusa. Altri bombardamenti seguirono a quello primaverile: in particolare uno avvenuto l’11 maggio 1943 provocรฒ 216 morti nella sola cittร di Catania. Si ricordano inoltre l’attacco del 26 giugno, che provocรฒ 32 vittime, e quello avvenuto l’8 luglio a ridosso dello Sbarco degli alleati, e ricordato come la “nona distruzione di Catania” per gli ingenti danni che procurรฒ all’ambiente urbano.
I danni furono numerosi: dallโaeroporto, che fu uno dei primi obiettivi di attacco da parte delle truppe anglo-americane e che venne riattivato solo nel 1950, passando per le chiese e i palazzi della cittร etnea. Simboli di Catania, come i palazzi barocchi e la monumentale chiesa di San Nicolรฒ l’Arena, o ancora il Castello Ursino, subirono infatti ingenti danni, per i quali furono necessarie opere di restauro negli anni a venire. Ma anche numerosi quartieri abitati della cittร furono rasi al suolo, costringendo molte persone allo sfollamento, abbandonando anche quei pochi averi che rimanevano in tempo di guerra.
La strategia delle forze Alleate, attuata attraverso i bombardamenti che nella primavera del ’43 rasero al suolo Catania, fu quella che viene definita come “moral bombing”. Si trattava di incursioni aeree mirate a colpire gli insediamenti urbani e le popolazioni, in modo da portare i civili allo stremo, sperando di scatenare una rivolta contro il governo che potesse accorciare i tempi per la fine del conflitto, potendo cosรฌ concludere anche i bombardamenti. La nuova tattica di incursione aerea, attuata dagli americani nel 1943 sulla Sicilia, avrebbe quindi sostituito gli attacchi di precisione contro bersagli militari e civili che gli inglesi avevano scagliato sui territori italiani a partire dal 1940.
Dalla fase dello sbarco fino alla conquista di Catania da parte delle truppe alleate, i momenti di tribolazione non furono pochi. Le battaglie necessarie per raggiungere la cittร etnea furono diverse: dalle operazioni preliminari di Siracusa e Augusta fino a quella del Simeto nella Piana di Catania. Solo il 5 agosto 1943, a quasi un mese dallโinizio dellโOperazione Husky, le truppe inglesi del generale Montgomery entrarono a Catania mentre quelle italo-tedesche si ritirarono dallโEtna verso Messina.
E fu proprio a Catania che Eisenhower atterrรฒ il 29 agosto per prendere parte alle successive pianificazioni per la conquista dellโItalia. Vennero inoltre definite le condizioni dellโArmistizio di Cassibile, firmato in segreto il 3 settembre ma reso pubblico solo l’8, giorno in cui lโItalia rese noto di essere stata costretta alla resa incondizionata alle forze Alleate.