Il Calcio Catania, tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale, ha reso noto di non aver adempiuto alla scadenza sui pagamenti degli stipendi, fissata per lunedì 16 marzo. Con una nota inviata a FIGC, alla CoViSoc e alla Lega Pro, ha dichiarato “l’impossibilità di provvedere al pagamento tempestivo” in riferimento alla scadenza degli adempimenti di cui all’articolo 85 delle Norme Organizzative Interne della Federazione Italiana Giuoco Calcio, ed in particolare alle prescrizioni relative agli emolumenti dovuti per il quarto bimestre in favore dei tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati.
Il tutto si ricollega alla contemporanea crisi economica del Calcio Catania, storia di lungo tempo, con l’attuale emergenza Covid-19, con la società che non riesce a ricavare introiti su tutti i fronti in cui è impegnata. Questo il comunicato stampa integrale della società rossazzurra di via Magenta:
“Il Calcio Catania comunica di aver contestualmente richiesto la sospensione di tali adempimenti, sottolineando l’immediatezza e la logicità di un simile provvedimento d’urgenza alla luce delle numerose e coerenti disposizioni, governative e delle autorità calcistiche, che riconoscono l’emergenza economica del sistema.
Si evidenzia, nella nostra missiva, la generalizzata sospensione di termini processuali, civili, penali, amministrativi, fiscali, tributari, previdenziali ed assicurativi espressamente garantita alle associazioni e società sportive ed ai soggetti che gestiscono stadi, impianti e centri sportivi, palestre, piscine, club e strutture per danza, fitness e culturismo.
Si ritiene pertanto non solo frutto di interpretazione estensiva delle stesse disposizioni ma anche naturalmente logica, e coerente allo spirito normativo, l’associazione del concetto di “forza maggiore” al caso dell’impossibilità addotta dal Calcio Catania, che non può al momento ricavare introiti fondamentali dalle attività complementari suddette, svolte da società controllate, stante l’improvvisa e doverosa chiusura di tutte le proprie attività commerciali aperte al pubblico (palestre, piscine, centro benessere, bar, Catania Point, Centro medico di riabilitazione e fisioterapia, alberghi, foresterie e servizi di mensa).
Si completi un quadro di totale ed oggettiva preclusione del fattore produttivo necessario per la corresponsione degli emolumenti, ricordando che la mancata disputa delle competizioni sportive (ultima gara interna disputata domenica 1° marzo) ed il mancato svolgimento di qualsiasi attività non hanno più consentito di sommare alcun nuovo introito per effetto di incassi e proventi da sponsorizzazioni e pubblicità.
Il perdurare della situazione di difficoltà generale ha impedito ulteriori interventi da parte dei soci di riferimento.
Pertanto, il Calcio Catania attende con fiducia l’accoglimento della richiesta formulata“.
Nel frattempo, la società ha reso noto di aver prorogato fino al 3 aprile la sospensione di tutte le attività della prima squadra e del settore giovanile, adeguandosi così al nuovo accordo tra Lega Pro ed AIC, raggiunto in data odierna dopo la prima riunione in call conference sull’emergenza COVID-19.