Lo scoppio dell’epidemia del Coronavirus in Cina ha generato preoccupazione in tutti i Paesi. Tra questi anche l’Italia si è interessata ad implementare controlli e misure preventive per evitare la diffusione del virus anche in Europa. La preoccupazione è anche relativa ai turisti italiani che si sono recati in Cina recentemente e su come gestire il loro rimpatrio.
A seguire costantemente gli aggiornamenti relativi all’epidemia del Coronavirus è il ministro italiano della Salute, Roberto Speranza, il quale ha voluto informare sulla situazione la Camera dei Deputati.
Ministro Speranza: “Coronavirus gestito come la peste o il colera”
Nella sua informativa urgente alla Camera dei Deputati, il ministro Speranza ha informato sulla situazione dell’epidemia e delle misure preventive. “Il nuovo Coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome respiratoria acuta grave“, dice il ministro. Basandosi sui numeri aggiornati dal Governo cinese, il ministro ha comunicato che i contagi sono aumentati a 7.711 (tra cui 170 decessi). Aumento anche dei casi sospetti a 9.239. Confermato anche la trasmissione da persona a persona del nuovo virus.
“Pur essendo classificato come di pericolosità di tipo B, come nel caso della Sars, il Coronavirus viene gestito come virus di tipo A, equivalente al colera e alla peste“, afferma il ministro. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), intanto, si dovrà riunire per decide se dichiarare l’emergenza di sanità pubblica a livello internazionale. Il ministro Sperava vuole, comunque, assicurare che segue costantemente la situazione della diffusione del Coronavirus, anche in merito ai sospetti.
Coronavirus: che cos’è?
Il nuovo virus, partito da Wuhan (Hubei, Cina), appartiene ad un nuovo ceppo del Coronavirus. Denominato Novel Coronavirus 2019-nCoV (2019-nCoV) dall’Oms, ha una stretta somiglianza (del 70%) con il virus SARS-CoV.
Nei mammiferi e negli uccelli il virus causa di diverse patologie. Nell’uomo, il Coronavirus porta a delle infezioni respiratorie, alcune volte di lieve entità, altre volte sfociano in casi di polmonite e bronchite. Proprio l’epidemia del Sars nel 2002 e la recente polmonite di Wuhan sono state causate dalla trasmissione del Coronavirus. Tuttavia del nuovo ceppo – nonostante sia paragonato al Sars – non si conosce ancora l’esatto tasso di mortalità: anche se per ora si contano 170 morti su 7.711 contagi.