Dopo il Jobs Act e la Riforma Costituzionale, lo spirito riformatore del Governo Renzi arriva anche alla già maltrattata scuola italiana. Il Consiglio dei Ministri ha varato il disegno di legge che potrebbe approdare in Parlamento già dalla prossima settimana.
Si dovrebbe finalmente archiviare l’incubo graduatorie a esaurimento grazie a un piano straordinario di circa 100 mila assunzioni per il 2015/2016. Il Presidente del Consiglio ha tuttavia sottolineato che, dopo il prossimo anno scolastico, i nuovi insegnanti verranno assunti solo per concorso.
Novità anche per quanto riguarda lo stipendio dei professori che aumenterà in base all’anzianità. I tantissimi insegnanti italiani non godranno solo dell’aumento della busta paga: verrà infatti istituito il bonus annuale delle eccellenze destinato ai docenti, assegnato ogni anno a una percentuale ristretta di insegnanti. Cruciali per l’assegnazione del bonus saranno la qualità degli insegnamenti, la capacità di utilizzare metodi didattici innovativi e il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Si tratta di un bonus che peserà sulle tasche degli italiani per 200 milioni di euro all’anno.
Il disegno di legge in questione dovrebbe facilitare il lavoro anche ai dirigenti scolastici. Essi potranno, infatti, individuare i professori che insegneranno nella scuola scegliendoli da un albo territoriale, costituito dagli Uffici Scolastici Regionali. Le scuole, inoltre, avranno un organico potenziato per coprire tutte le cattedre vacanti e potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i piani dell’offerta formativa. Il giovane Presidente del Consiglio vuol dire addio anche alle classi troppo numerose e potenziare invece gli insegnamenti di arte, musica, Diritto, economia e discipline motorie.
Il disegno di legge prevede infine un bando per la costruzione di scuole altamente innovative dal punto di vista architettonico e tecnologico. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Miur, coordinerà invece strategie e risorse per gli interventi di ristrutturazione agli edifici già esistenti.
Il fatto che i dirigenti scolastici possano scegliere i professori suscita qualche naturale perplessità, tuttavia sarebbe di grande stimolo per gli studenti il potenziamento delle discipline artistiche ed economico-giuridiche. Per ora, non ci è dato sapere quali novità verranno effettivamente introdotte: il Parlamento si esprimerà nelle prossime settimane.