”I fiori del male” di oggi, ci perdoni Baudeleire, si chiamano ortensie. Fumare i fiori dell’Hydrangea, comunemente nota come Ortensia, rappresenta infatti la nuova frontiera dello sballo. La nuova moda parte dalla Germania, terra dello ”Sturm and Drung”, letteralmente ”tempesta ed impeto”.
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La nuova tempesta, tuttavia, non ha nulla di culturale. I nuovi ”figli dei fiori” non si accontentano più della famigerata cannabis, utilizzata dai loro rivoluzionari avi sessantottini. Lo sballo, ai tempi dell’orologio atomico, della memoria artificiale e del grattacielo invisibile, ritorna ad un rapporto ”privilegiato” con la natura. E se ”uno spinello non ha mai ucciso nessuno”, come tuonano consumatori abituali di cannabis, nonostante i pareri contrastanti, non potranno dire lo stesso quanti ”rolleranno” i fiori dell’ortensia. Gli effetti collaterali sarebbero, in questo caso, più gravi di quelli provocati dallo spinello tradizionale. L’euforia legata al consumo della pianta, infatti, potrebbe lasciare presto spazio a problemi gastrointestinali, a problemi respiratori, a perdita di coscienza e ad accelerazione del battito cardiaco. ” Alcune sostanze contenute nella pianta si trasformano in acido cianidrico, più noto come Zyklon B, che i nazisti usavano nelle camere a gas e che può provocare una rapida morte per soffocamento”, ha, inoltre, confermato Kurt Hostetmann, professore di farmacologia a Losanna.
Non lasciamoci, dunque, ingannare dall’aspetto piacevole dell’ortensia. La parabola di quel Narciso che annegò nel maldestro tentativo di afferrare la meravigliosa immagine riflessa nell’acqua dovrebbe ricordarci che una bella apparenza, talora, prelude ad un macabro epilogo.