Maturità 2025 seconda prova: Per gli studenti che hanno affrontato le prime due prove scritte della Maturità 2025, la data di venerdì 20 giugno segna l’inizio della fase di correzione. Nelle sezioni dove non è prevista la terza prova scritta, le commissioni d’esame hanno cominciato a valutare gli elaborati della prima e seconda prova, sostenute mercoledì 18 e giovedì 19 giugno.
Secondo quanto previsto dall’art. 16, comma 6 del D. Lgs. 62/2017, le commissioni possono organizzare la correzione per aree disciplinari, garantendo così un approccio condiviso e coerente tra i docenti.
Numero giorni e punteggio massimo per prova
Ogni commissione ha il compito di destinare un numero congruo di giorni alla correzione, in relazione al numero di candidati da esaminare.
Il punteggio massimo attribuibile è di 20 punti per ciascuna prova scritta, per un totale massimo di 40 punti. I criteri di valutazione sono stati fissati durante la riunione preliminare del 16 giugno, assicurando omogeneità nelle griglie di valutazione.
Maturità 2025 seconda prova: Pubblicazione dei risultati
I risultati delle prove scritte della seconda prova Maturità 2025 verranno pubblicati almeno due giorni prima dell’inizio dei colloqui orali. I voti saranno affissi nei tabelloni scolastici e caricati anche nel registro elettronico nell’area documentale riservata, accessibile solo agli studenti interessati. Anche gli studenti con DSA o disabilità riceveranno la pubblicazione dei punteggi, comprensiva di eventuali prove sostitutive o differenziate.
Maturità 2025 seconda prova: Supporto di esperti e sostituzioni in caso di assenza
Durante la correzione, la commissione può contare sul supporto di esperti e docenti che hanno seguito i candidati durante l’anno. In caso di assenze temporanee (massimo un giorno), le operazioni possono proseguire se è presente almeno il presidente (o un suo sostituto) e i commissari della prima e seconda prova.
Istituti professionali: valutazione unificata per classi parallele
Negli istituti professionali, le classi quinte parallele dello stesso indirizzo affrontano una seconda prova comune, basata su una traccia condivisa. In tal caso, è obbligatorio usare uno strumento di valutazione unico, elaborato collegialmente da tutti i docenti coinvolti prima della correzione. Ciò garantisce una valutazione equa e omogenea, come richiesto dalle linee guida ministeriali.