La navigazione verso Gaza della “Madleen” è giunta al termine. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno, l’imbarcazione umanitaria gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, partita da Catania l’1 giugno, è stata bloccata dalla Marina Israeliana.
Il video pubblicato dal ministero degli Esteri israeliano mostra il momento in cui l’imbarcazione è stata fermata, con gli attivisti a bordo che indossano i giubbotti di salvataggio. La Marina Israeliana li ha scortati fino al porto di Ashdod.
“Tutti i passeggeri dello ‘yacht da selfie’ sono sani e salvi. Sono stati riforniti di panini e acqua. Lo spettacolo è finito“, queste le parole scritte nel post del ministero. Per gli attivisti, tra cui Greta Thunberg, sarà ordinato di tornare nei loro Paesi.
Hamas: “Israele terrorismo di Stato organizzato”
Non si è lasciata attendere la reazione di Hamas a seguito del sequestro della “Madleen”, definendo l’azione compiuta da Israele come un atto di “terrorismo di Stato organizzato“. “Rendiamo omaggio ai coraggiosi attivisti di varie nazionalità che hanno resistito con fermezza alle minacce e hanno ribadito che Gaza non è sola“.
Hamas ha, inoltre, aggiunto che la Madleen e altri convogli umanitari diretti a Gaza provenienti da Algeria, Tunisia e Giordania sono una “testimonianza vivente del fallimento” della “macchina propagandistica” di Israele. Ha inoltre chiesto il rilascio degli attivisti e che le Nazioni Unite condannassero il sequestro. “Il sequestro della Madleen non metterà a tacere la voce di chi è libero, né fermerà la crescente solidarietà globale con Gaza”.
Katz: “Mostreremo a Greta Thunberg le atrocità di Hamas”
Botta e risposta tra Hamas e Katz. Il ministro della Difesa israeliano ha, infatti, ordinato all’esercito di proiettare un video che mostra le atrocità commesse il 7 ottobre 2023 agli attivisti dell’imbarcazione “Madleen” che “hanno tentato di sfidare il blocco israeliano su Gaza”, si legge in una nota del suo ufficio. Il video, di 43 minuti, prodotto dall’ufficio del portavoce delle Forze di difesa israeliane, mostra riprese non censurate di persone massacrate e corpi mutilati durante l’attacco, molte delle quali riprese dalle bodycam dei terroristi