La Regione Siciliana ha ufficialmente prorogato fino al 30 settembre 2025 la gratuità dei mezzi di trasporto pubblico locale per tutte le forze dell’ordine e i militari, limitatamente agli spostamenti per ragioni di servizio. Il decreto, firmato dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Aricò, conferma la volontà dell’amministrazione Schifani di garantire un concreto supporto a chi quotidianamente si impegna nella tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Uno stanziamento mirato
Per garantire l’operatività della misura senza interruzioni, la Regione ha stanziato 1,8 milioni di euro, fondi che serviranno a coprire i costi del trasporto su gomma, sia urbano che extraurbano. Il provvedimento assicura la continuità del beneficio avviato durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, come risposta concreta alla necessità di garantire continuità operativa alle forze dell’ordine, che hanno avuto un ruolo cruciale nella gestione dell’ordine pubblico e nei controlli del territorio. In un momento di crisi sanitaria, si è cercato di rimuovere ogni ostacolo logistico agli spostamenti del personale impiegato nei servizi essenziali.
La Regione Siciliana, anziché sospendere l’iniziativa dopo la fine dell’emergenza pandemica, ha deciso di istituzionalizzare la misura, prorogandola più volte. Come evidenziato nell’articolo Trasporto pubblico: bus gratuiti per le forze dell’ordine in Sicilia – LiveUnict. Questo dimostra la volontà di trasformare un intervento emergenziale in una politica strutturale.
“Con questo provvedimento garantiamo un servizio essenziale per chi ogni giorno opera per la sicurezza e l’ordine pubblico nel nostro territorio – ha dichiarato l’assessore Aricò –. La proroga senza soluzione di continuità assicura che non vi siano interruzioni nell’erogazione di questo importante beneficio”.
Una platea ampia di beneficiari
Il provvedimento non si limita alle sole forze di polizia, ma estende il diritto alla gratuità a una vasta gamma di operatori pubblici: polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, corpo forestale, polizia penitenziaria, polizia municipale e provinciale, Capitanerie di porto, forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica), personale dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e, infine, personale delle Prefetture incaricato di attività di ordine pubblico.
Questa ampiezza non è casuale, ma riflette una visione integrata della sicurezza pubblica, dove il presidio del territorio è affidato a un insieme di competenze diverse, ma interconnesse. La misura vale esclusivamente per gli spostamenti legati all’attività lavorativa, e riguarda i percorsi tra il domicilio e il Comune di servizio o tra differenti luoghi di intervento operativo.
La misura, dunque, è specifica e mirata, non un privilegio a uso personale, ma un supporto logistico per rendere più agevole e tempestivo il servizio reso alla collettività.
Una scelta simbolica e strategica
Il rinnovo della gratuità dei mezzi pubblici rappresenta una scelta che unisce valore simbolico e utilità pratica. Da un lato, testimonia la gratitudine delle istituzioni nei confronti di chi protegge la comunità; dall’altro, contribuisce a migliorare la mobilità e a ridurre i costi a carico del personale delle forze armate e dell’ordine pubblico. In un momento in cui la sicurezza urbana e territoriale assume un’importanza crescente, simili interventi consolidano il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
Con uno stanziamento di 1,8 milioni di euro, la Regione Sicilia riesce a coprire un servizio che, se confrontato con altri investimenti in mobilità o sicurezza, ha un ottimo rapporto costo-beneficio. Infatti:
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Favorisce la puntualità e la presenza degli operatori sul territorio;
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Riduce l’uso di veicoli privati (con vantaggi anche ambientali);
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Alleggerisce il carico economico sugli operatori pubblici;
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Rafforza la percezione istituzionale del ruolo delle forze dell’ordine.
Questo tipo di provvedimento rientra nella logica della spending review mirata: poco impatto sul bilancio, alto ritorno in termini di servizi pubblici e consenso sociale.
Prospettive future: verso una copertura annuale
L’assessore Aricò ha anche annunciato che l’amministrazione regionale è già al lavoro per reperire ulteriori risorse con l’obiettivo di estendere il beneficio fino alla fine dell’anno. La proroga “fino al 30 settembre” è solo un passaggio intermedio. Ma si intravede una direzione ancora più ambiziosa: fare di questo strumento una componente fissa delle politiche di mobilità e sicurezza.
“Per il governo Schifani – ha sottolineato – si tratta di un concreto segnale di gratitudine verso chi quotidianamente si impegna per la tutela della collettività siciliana”.
Se da un lato il decreto risponde a esigenze immediate, dall’altro apre a un possibile modello di welfare operativo, che premia chi svolge ruoli essenziali nella società. Con investimenti mirati e una visione strategica di lungo periodo, la Regione Siciliana si pone all’avanguardia in un settore dove la mobilità incontra la sicurezza, e il servizio pubblico diventa alleato della giustizia.