Buone notizie per i 130 lavoratori di Almaviva coinvolti nel progetto di attivazione del servizio sanitario 116/117: secondo quanto dichiarato dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, l’iter sarebbe in fase avanzata e potrebbe concludersi entro la fine dell’estate. L’annuncio è arrivato al termine di una riunione svoltasi nella Sala “Libero Grassi” dell’assessorato, convocata per affrontare l’emergenza occupazionale del comparto call center in Sicilia. Il servizio, finanziato con 25 milioni di euro del Piano sanitario nazionale (Psn), prevede la creazione di due centrali operative all’interno dell’Ospedale Civico di Palermo e dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.
La voce dell’assessore Tamajo
“Il progetto rappresenta un’importante occasione di reinserimento per questi lavoratori. La realizzazione delle centrali operative rappresenta un’opportunità concreta per costruire un percorso stabile e dignitoso di ricollocazione – ha sottolineato Tamajo – Ma adesso si attende il via libera formale del Ministero della Salute, che sta completando la valutazione tecnica”. I tempi, però, sono stretti: gli ammortizzatori sociali per i dipendenti Almaviva infatti scadranno il 31 luglio e, per questo, la Regione chiede che l’iter venga accelerato. Secondo l’assessore, i lavori stanno procedendo speditamente, “abbiamo anticipato anche alcuni passaggi sul fronte tecnologico e siamo fiduciosi che, con la collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte, si possa arrivare in tempi rapidi a completare l’iter” ha aggiunto, specificando che l’obiettivo resta quello di rendere pienamente operative le centrali entro il 31 dicembre 2025.
Il tavolo e la collaborazione istituzionale
Durante l’incontro è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento del piano, seguito personalmente dal presidente della Regione Renato Schifani. Al tavolo hanno partecipato anche Vincenzo Ripellino, dirigente dell’Area 2 del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato della Salute, e funzionari dell’Assessorato al Lavoro. L’intento comune è garantire un percorso di ricollocazione stabile e dignitoso per i lavoratori, attraverso una collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte. La sfida ora è stringere i tempi e trasformare le promesse in una realtà occupazionale concreta.












