Due giornate di lavori intensi e di alto profilo scientifico hanno acceso i riflettori sul fenomeno dell’obesità infantile e sulle strategie più efficaci per contrastarlo, rilanciando con forza la missione di Sicily Obesity Study – SOS, progetto pilota sviluppato a Catania. L’iniziativa ha coinvolto attivamente la Scuola Materna Comunale “Narciso” e l’Istituto Comprensivo “Campanella-Sturzo”, con l’obiettivo di analizzare i cambiamenti dello stato nutrizionale e degli stili di vita in circa 200 bambini e nei rispettivi nuclei familiari, prima e dopo un articolato intervento di prevenzione primaria. Il Convegno, ospitato nell’Aula “S. Mazzarino” del Monastero dei Benedettini, ha visto la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti nazionali in ambito medico, educativo e nutrizionale, ponendo le basi per un nuovo modello d’azione in cui scuola, famiglie, istituzioni e professionisti sanitari collaborano in sinergia per il benessere dei più piccoli.
Risultati concreti e cambiamenti negli stili di vita
I dati emersi dall’intervento SOS sono incoraggianti: si è registrato un netto incremento nel consumo quotidiano di frutta, verdura e legumi da parte dei bambini, così come una maggiore propensione al gioco attivo e alle attività all’aperto. Anche le famiglie, coinvolte in laboratori di cucina educativa, hanno mostrato un cambiamento positivo nelle scelte alimentari, avvicinandosi ai principi fondamentali della Dieta Mediterranea, riconosciuta a livello globale come uno dei pilastri della prevenzione delle malattie croniche. Tuttavia, dal punto di vista delle analisi antropometriche, è emersa la necessità di andare oltre i classici parametri (peso, altezza, BMI) per comprendere a fondo lo stato nutrizionale dei bambini. Solo un approccio multidisciplinare e professionale può offrire una valutazione completa e funzionale. Inoltre, i dati indicano un trend in crescita preoccupante: secondo le rilevazioni del progetto, l’obesità infantile passa dal 3% nei bambini di 3-5 anni al 9% nella fascia 4-6 anni, arrivando al 13% nella fascia 8-9 anni, secondo la sorveglianza OKkio alla Salute 2023 per la Sicilia.
Un “modello Catania” per la salute pubblica
Il progetto SOS è stato ideato e coordinato da un comitato scientifico composto da Antonella Agodi (Università di Catania), Elena Alonzo (ASP di Catania) e Francesco Leonardi (Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare), con il patrocinio dell’Assessorato regionale alla Salute e nell’ambito dell’Accordo Quadro tra Università di Catania e Asp di Catania, in linea con il Piano Regionale della Prevenzione 2020–2025. Fondamentale è stata la collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania, i dirigenti scolastici, gli insegnanti e soprattutto le famiglie, che hanno risposto con entusiasmo e partecipazione. Il modello sperimentato in città si propone ora come esempio replicabile in altre realtà del territorio nazionale, nella convinzione che prevenire l’obesità fin dalla scuola dell’infanzia sia una priorità assoluta per la salute delle nuove generazioni.