Lโampliamento del Piano Regolatore Portuale di Catania, previsto per il 2025, solleva preoccupazioni per i suoi impatti sulla cittร e sullโambiente. In particolare, la realizzazione di nuove strutture per mega yacht e la creazione di una terza darsena minacciano di peggiorare la vivibilitร cittadina. La zona del Faro, giร trafficata e congestionata, vedrebbe un ulteriore aumento del traffico, soprattutto durante la stagione estiva. Le associazioni locali, come Lipu, WWF e il Comitato per il Parco Monte Po-Acquicella, mettono in guardia sui danni ambientali: il progetto rischia di compromettere due aree naturali uniche, la scogliera del Caito e la foce dellโAcquicella, che ospitano ecosistemi protetti e specie tutelate a livello europeo.
La cementificazione e la biodiversitร
Inoltre, lโampliamento comporterebbe la cementificazione di spazi cruciali per lโambiente, danneggiando la biodiversitร e minacciando habitat naturali. Secondo alcune osservazioni, la costruzione di enormi strutture residenziali e commerciali, senza un piano chiaro sulle destinazioni dโuso, non solo sarebbe inutile, ma aggraverebbe anche i problemi di inquinamento, consumo di suolo e traffico. Volerelaluna, un’associazione che si oppone al progetto, solleva anche interrogativi su un possibile conflitto di interessi, considerando che alcuni progetti per la zona sono giร in discussione con imprese private.
La cittร non guadagnerebbe nulla da questโespansione, e i costi sarebbero elevati, senza considerare che il porto di Augusta offre spazi adeguati per lo sviluppo del traffico commerciale, che negli ultimi anni ha registrato un calo a Catania. Spostare le attivitร commerciali a Augusta, ben collegata con lโautostrada e la ferrovia, risolverebbe il problema senza compromettere la qualitร della vita a Catania.
Nuove strutture residenziali e commerciali
Un altro problema riguarda lโedificazione prevista: il progetto comporterebbe la costruzione di strutture residenziali e commerciali in una zona giร ben servita, con il rischio di spreco di risorse e consumo di suolo. Inoltre, si prevede un intervento costoso e rischioso, come il sottopasso alla rotonda del Faro, che potrebbe compromettere le falde acquifere sottostanti.
Infine, Volerelaluna e altre realtร locali chiedono che il progetto venga discusso pubblicamente, con un coinvolgimento attivo del Comune e dei cittadini, in modo da evitare che vengano prese decisioni senza il consenso della comunitร . Le forze sociali e politiche della cittร sono invitate a unirsi per chiedere una gestione piรน attenta e sostenibile del nostro territorio.