Il Codacons di Catania, attraverso la sua task force dedicata alla sanità , ha denunciato un caso preoccupante che mette in luce una grave disorganizzazione nel sistema sanitario pubblico. Protagonista di questa vicenda è una paziente, operata a maggio di quest’anno per un tumore al seno e sottoposta a cicli di radioterapia. A distanza di mesi, le è stata fissata una prenotazione per un’ecografia di controllo al seno presso l’ospedale Cannizzaro di Catania, ma la data stabilita è gennaio 2026, ben oltre i tempi necessari per il monitoraggio semestrale della sua condizione di salute.
Un continuo rischio per la salute
Il Codacons non ha tardato a sollevare l’allarme, parlando di una vera e propria “violazione del diritto alla salute“. Per i pazienti oncologici, infatti, i controlli regolari sono fondamentali per tenere sotto controllo la malattia e prevenire eventuali recidive. Un ritardo di oltre due anni per un esame così importante non solo è inaccettabile, ma può anche mettere a rischio la vita del paziente. La tempestività degli esami è cruciale per garantire il miglior esito possibile.
L’associazione Codacons intende contattare direttamente l’azienda ospedaliera Cannizzaro per capire le ragioni di tale ritardo. Si chiede se la causa di questa lunga attesa sia legata a problemi organizzativi o a carenze strutturali. La priorità , però, è che si trovino soluzioni rapide per garantire a tutti i pazienti oncologici l’accesso tempestivo agli esami diagnostici essenziali.
Sanità siciliana al collasso
La sanità pubblica in Sicilia è in grave crisi. Le lunghe liste d’attesa, la carenza di servizi e la crescente necessità di ricorrere alle strutture private stanno mettendo a dura prova i cittadini, costretti a rinunciare alle cure o a sostenere spese extra per interventi urgenti. In alcune zone dell’Isola, i tempi di attesa per una visita medica possono superare anche i 600 giorni, come accaduto per una visita endocrinologica a Tortorici, nel Messinese.
I dati raccolti da Federconsumatori Sicilia sono allarmanti. Oltre ai 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici, i pazienti devono attendere 354 giorni per una visita pneumologica a Messina e oltre 500 giorni per un’ecografia all’addome a Milazzo.
Questo caso evidenzia una questione più ampia che riguarda l’efficienza del sistema sanitario pubblico, non solo a Catania, ma in tutta la Sicilia.