Era l’aprile del 2023 quando il Castello di Nelson, situato tra Maniace e Bronte, di competenza di quest’ultimo stando alla denominazione ufficiale (Castello di Nelson di Bronte), รจ stato riaperto, dopo 7 anni di chiusura per lavori di ristrutturazione. Si tratta di uno dei monumenti piรน belli e importanti dellโarchitettura siciliana e non solo, contenente al suo interno quadri e cimeli preziosi che erano di proprietร del duca Horatio Nelson.
Alla riapertura, nell’aprile dello scorso anno, l’entusiasmo del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, fu grande, vista anche la concomitanza con le giornate FAI, a cui il sito appartiene. Ad oggi, tuttavia, le grandi aspettative non sembrano essere state rispettate e sono molti i punti critici che si possono riscontrare recandosi al sito. La redazione di LiveUnict, che il 7 settembre scorso si รจ recata sul posto, ha potuto verificare la presenza di importanti criticitร , tra tutte la mancanza del pos e la conseguente impossibilitร di pagare con carta.
Castello di Nelson: poche indicazioni stradali
In realtร , le criticitร relative al sito culturale cominciano giร dal tragitto per raggiungere il castello. A dispetto della bellezza del paesaggio naturale, si riscontra, infatti, una quasi totale mancanza di indicazioni stradali, che sarebbero utili soprattutto per i turisti stranieri. Inoltre, una volta raggiunto il luogo di interesse, la prima impressione รจ quella di accedere a un luogo spettrale, abbandonato: la biglietteria principale all’ingresso รจ chiusa e il parco esteriore poco curato.
Niente pos: solo contanti per acquistare il biglietto
Il peggio deve, tuttavia, arrivare. Come accennato, infatti, laย biglietteria principaleย risulta chiusa (foto in basso) e un cartello sbiadito rimanda al cortile interno del castello, dove quella che si presenta come una dipendente comunale si occupa di far pagare i visitatori e consegnare il titolo d’accesso al costo di 5 euro. Alla richiesta di pagare con la carta, tuttavia, la dipendente risponde che si puรฒ pagare solo in contanti: il sito รจ, infatti, sprovvisto di pos.
Stando alle parole della dipendente, inoltre, non sarebbero previste gratuitร o riduzioni per giornalisti o altre categorie, come gli studenti universitari, ecc. Non capita, dunque, di rado che chi si reca a fare visita al castello, come abbiamo fatto noi sabato scorso, puรฒ limitarsi solo ad ammirarne l’esterno, in quanto il pagamento elettronico non รจ concesso. Un disservizio che non รจ segnalato e che si puรฒ scoprire solo sul posto. Il sito web ufficiale, inoltre, non segnala mai che l’unica modalitร d’acquisto del biglietto d’ingresso รจ in contanti.
Ecco le informazioni fornite dal sito web nella pagina relativa ai biglietti di accesso:
- Visitatori autonomi: โฌ 5,00;
- Gruppi superiori a 30 visitatori: โฌ 3,00;
- Scuole di ogni ordine e grado: โฌ 1,00;
- Over 65: โฌ 1,50.
Storia del Castello, verso le Giornate FAI d’Autunno
Le Giornate FAI d’Autunno sono vicine, sabato 14 e domenica 15 ottobre, e il castello appartenente all’ente e aderente all’iniziativa non si presenta, al momento, nel migliore dei modi.
Conosciuto anche come Abbazia di Santa Maria di Maniace o Ducea di Nelson, il monumento risale al XII secolo, per onorare il generale bizantino Giorgio Maniace, personaggio noto anche nel culto agatino, in quanto comandante della spedizione del 1040 che portรฒ al saccheggio delle reliquie di Sant’Agata.
Le origini della denominazione conosciuta ad oggi, attribuita a Horatio Nelson, risalgono al 1799. Fu il re Ferdinando I delle Due Sicilie a donare, in segno di riconoscenza, l’abbazia per aver salvato il regno durante la repressione della Repubblica partenopea.
Si tratta, quindi, come ribadito piรน volte, di uno dei siti storici piรน importanti dell’Isola. Tuttavia, le condizioni attuali non sono ottimali e numerosi interventi sarebbero necessari, su tutti il ripristino della biglietteria e la possibilitร di poter pagare tramite pos.