Si torna a parlare della norma “Straccia bollo”, la misura messa in campo dalla Regione Siciliana riguardo la tassa sulle auto. In particolare, il governo regionale ha rilevato che, anche attraverso l’introduzione di questa misura, è stato possibile far convergere nelle casse regionali ben 339 milioni di euro per il 2022 a partire dalla Tassa automobilistica.
Secondo quanto dichiarato dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, si tratta di un aumento del 35% rispetto agli incassi dell’anno precedente, quando ancora non era attiva la norma “straccia bollo”: infatti, quest’ultima consentiva ai contribuenti siciliani di pagare gli arretrati del bollo auto per gli anni 2016-2021 senza sanzioni e interessi ed è entrata in vigore a partire dall’ultimo trimestre del 2022.
“Eliminando le sanzioni e alleggerendo gli arretrati – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – abbiamo concretamente teso la mano ai cittadini che volevano mettersi in regola, nell’interesse dell’amministrazione regionale a recuperare introiti e a costruire un nuovo rapporto di fiducia con i contribuenti. I risultati hanno dato ragione all’iniziativa, recuperando al nostro bilancio nuove risorse che potremo reinvestire in servizi e opportunità per la Sicilia”.
“I numeri elaborati dai nostri uffici – sono invece state le parole dell’assessore Falcone – confermano il successo della regolarizzazione agevolata delle tasse automobilistiche in Sicilia. Nei soli primi due mesi del 2023, ad esempio, la Regione ha incassato dal bollo auto ben 155 milioni di euro, il 50% in più dell’intero primo trimestre 2022. L’impennata era già partita alla fine dell’anno scorso, quando fra ottobre e dicembre avevamo registrato un +87% di entrate: dai 66 milioni del 2021, infatti, siamo saliti a un totale di ben 124 milioni di euro. Il governo Schifani – ha infine concluso l’assessore regionale all’Economia – non esclude di riproporre nei prossimi mesi lo “Straccia bollo”, compatibilmente con il quadro normativo, agevolando ancora i cittadini in questa fase di crisi”.