“I bambini non si toccano“. Questa la scritta apparsa stamattina in via Tindari, a Palermo, di fronte ai cancelli della direzione didattica Raciti. Nel capoluogo sono riprese le vaccinazioni ai più piccoli, ma alcuni non ci stanno.
La frase, scritta con vernice rossa all’ingresso del plesso scolastico, ha portato all’intervento dei carabinieri. In questi giorni con il ritorno sui banchi degli studenti, l’attenzione dell’Azienda sanitaria provinciale è in particolare rivolta alla fascia pediatrica di 5-11 anni, che dal 15 dicembre scorso può ricevere la somministrazione.
Proprio all’istituto Russo Raciti di via Tindari, dove è apparsa la scritta, si sta svolgendo la prima fase di vaccinazione, con un punto vaccinale allestito occasionalmente per prima, seconda o dose booster per alunni, genitori e personale scolastico.
La Sicilia è indietro rispetto alla media nazionale nella vaccinazione dei bambini e degli adolescenti, gli stessi che, col ritorno in classe, sono più esposti al contagio. Nell’Isola sono già più di mille le classi che, a causa dei troppi positivi, sono entrate in didattica a distanza. Nei giorni scorsi il governatore Musumeci ha stabilito che anche nelle zone arancioni, salvo parere diverso dall’Asp, non si andrà in Dad, ma l’aumento dei contagi tra i giovani ha comunque avuto come risultato la didattica a distanza per centinaia di alunni.