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Grotte Sicilia: viaggio tra le piĆ¹ belle da scoprire in estate

Grotta del Cammello.
Grotta del Cammello.
Grotte Sicilia: che si raggiungano per mare o per terra poco importa, sono mete ideali da visitare, soprattutto in estate. Ecco le cavitĆ  piĆ¹ belle dell'Isola.

Grotte Sicilia: l’Isola ĆØ maggiormente ricordata per il bellissimo mare da cui ĆØ circondata, oltre che per la presenza di vivaci vulcani. Eppure non ĆØ tutto qui. La Sicilia ĆØ anche costellata da numerosi antri, sia marini che terresti: ecco la loro storia ed i particolari capaci di far innamorare chiunque le visiti.

Grotta dellā€™Olio

Nel Palermitano esistono grotte marine tutte da scovare. In particolare, nei pressi della riserva di Capo Gallo, sorge la grotta Sicilia che apre questo elenco: quella “dellā€™Olio”, dai piĆ¹ raggiunta in canoaĀ partendo dal porticciolo turistico di Mondello. Entrando ĆØ possibile godere della vista di acque sempre ā€œnuoveā€, perchĆ© caratterizzate da colori che cambiano a seconda della luce del sole che si introduce insieme ai visitatori.

Grotta dell'Olio

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Grotta dell’Olio.

Grotta della Ficarella

Unā€™esperienza estiva da vivere e consigliare ĆØ, poi, una visita alla riserva dello Zingaro. Si tratta di un’area naturale protetta collocata in provincia di Trapani: ben sette chilometri di natura incontaminata dal Comune di San Vito Lo Capo a quello di Castellammare del Golfo. Qui dominano grotte di diverso genere. Tra quelle marine, spicca la Grotta della Ficarella che raggiunge i circa 18 metri.

La particolaritĆ  di questo incantevole luogo sta tutto nellā€™inconsueto incontro che avviene all’interno, quello tra le acque salate del Mar Tirreno e quelle dolci provenienti dalla montagna. Il tutto ĆØ arricchito dalla trasparenza delle acque della zone che non di rado permettono di scovare sul fondale esemplari marini e piante.

Ā Grotta del BagnoĀ dellaĀ Regina

Ancora a Palermo, fra la zona meridionale di Villa Igiea e quella dellā€™ex Ospizio Marino, esiste una tra le piĆ¹ misteriose grotte Sicilia, affascinante non solo per le bellezze visibili a tutti ma anche per la storia che ben nasconde.

Si puĆ² scegliere di raggiungerla via mare o terra, attraverso una scalinata a cui si accede da dentro l’Ospedale Enrico Albanese – ex Ospizio Marino e che termina con un cancello di ferro.

Chi desidera visitarla dovrĆ  sapere che, nella seconda metĆ  del XVIII secolo, giĆ  il mecenate monsignor Giuseppe Gioieni acquistĆ² il terreno e, con esso, anche la grotta destinata ad essere trasformata in una ā€œpiscinaā€ privata. Tuttavia, se oggi la cavitĆ  ĆØ nota come ā€œGrotta del Bagno della Reginaā€ ĆØ perchĆ© Carolina dā€™Austria, moglie del re Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia, qualche anno dopo scelse di rubare lā€™idea al monsignor. Di fatto, quando gli esponenti della casa reale dovettero rifugiarsi a Palermo per scampare alle conseguenze della rivoluzione giacobina scoppiata a Napoli, la regnante non trascurĆ² la cura del proprio corpo anzi, secondo alcune fonti, ordinĆ² sistemazioni e costruzioni allā€™interno della grotta (tra cui quella di un sedile sottā€™acqua) per renderla maggiormente confortevole.

Grotta del Bagno della Regina.

Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Grotta del Bagno della Regina.

Grotte Sicilia: quelle nelle Isole minori

Grotte a Marettimo

Marettimo, piccola isola dellā€™arcipelago delle Egadi, stupisce sempre e non solo per il mare ma anche per alcune grotte dai bizzarri nomi.

Si parte dalla Grotta del Cammello, cosƬ nota per via della presenza di un omonimo scoglio che si trova in prossimitĆ  dellā€™apertura e presenta la forma di un grosso cammello.

Chi la conosce bene consiglia di visitarla soprattutto a mezzogiorno: in effetti, specialmente in questo momento della giornata il sole entra grazie allā€™apertura circolare della volta, dando vita a spettacolari riflessi e giochi di luce. Lā€™acqua di un azzurro intenso renderĆ  il tutto ancora piĆ¹ magico. CiĆ² che non tutti sanno ĆØ che le tre spiaggette di ghiaia e sabbia interne, per anni, si sono trasformate nel rifugio ideale di esemplari di foca monaca. Secondo quanto confermato da tracce organiche e foto, lā€™animale visiterebbe il luogo soprattutto durante i mesi invernali.

Chi ha scelto di trascorrere piĆ¹ giorni a Marettimo dovrĆ  visitarne anche la Grotta della Ficaredda. PerchĆ© ĆØ stata cosƬ ribattezzata? Secondo le narrazioni degli abitanti piĆ¹ anziani dellā€™Isola, il nome ĆØ legato alla presenza di alberi di fichi sulla sommitĆ  della grotta. Qui, trascorre parte della sua esistenza un piccolo volatile generalmente conosciuto come ā€œuccello delle Tempesteā€ ma ribattezzato da chi abita nella zona come ā€œBellimaricchioā€. ƈ lā€™odore percepito da chiunque entri allā€™interno della grotta a confermare la ā€œpermanenzaā€ dellā€™animale.

Grotta del Cammello.

Grotta del Cammello.

Grotta del Bue Marino a Filicudi

Altra isoletta nota per alcuna cavitĆ  ĆØ quella di Filicudi, nelle Eolie. Una delle protagoniste della zona ĆØ la Grotta del Bue Marino che sorge sul versante nord-occidentale.

Come nel caso di quella del Cammello, anche in questa grotta in passato ĆØ stata riscontrata la presenza di foche monache: in realtĆ , il nome di questa sarebbe stato scelto proprio in relazione alla visita di questa specie oltre che al fatto che il rumore delle onde destinate ad infrangersi anche sulle pareti potrebbe ricordare il verso di un bue.

La grotta non ĆØ celebre solo perchĆ© la piĆ¹ grande di tutte le Eolie ma soprattutto per via del colore dellā€™acqua ed i giochi di luce che dona gratuitamente a siciliani e turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Grotta del Bue Marino.

Grotta del Bue Marino.

Grotte a Ustica

Siete mai stati ad Ustica? Digitando su internet il nome di questa piccola isola nel Mar TirrenoĀ , a circaĀ 67Ā  km a nord-ovest diĀ Palermo, scoverete anche foto di grotte che vi faranno venir voglia di raggiungerla immediatamente. Le piĆ¹ celebri sono la Grotta Azzurra, cosƬ chiamata per il colore del mare al suo interno, e la Grotta della PastizzaĀ che ĆØ costituita da una serie di cavitĆ  comunicanti tra loro, presenta due camere emerse sopra il livello del mare e accoglie la statua di San Bartolicchio, il santo protettore dellā€™Isola.

Infine, grazie ad una piccola imbarcazione, ĆØ possibile introdursi allā€™interno della Grotta Verde (tra Cala Santa Maria e Punta Cavazzi): la camera interna, per via della debole illuminazione, offre acque verde smeraldo.

Grotta Verde.

Grotta Verde.

Grotte terrestri in Sicilia

La Sicilia, si sa, con le proprie bellezze riesce ad accontentare proprio tutti. CosƬ, chi non ama il mare ma ĆØ animato da un forte spirito dā€™avventura, potrĆ  sempre scegliere di visitare le grotte terrestri disseminate in lungo e in largo per tutta lā€™Isola. Tra tutte le grotte in Sicilia, spicca sicuramente la Grotta del Genovese, lungo la costa nord-occidentale di Levanzo e a circa 30 metri sul livello del mare, Ā che offre graffiti risalenti alla fase finale del Paleolitico Superiore e pitture della piĆ¹ tarda epoca Neolitica.

Sia gli appassionati di trekking che quelli di leggende potranno, poi, optare per la Grotta della Pillirina, lungo la costa siracusana. Si racconta che in questo luogo venisse segretamente alimentato lā€™amore tra una giovane donna di famiglia benestante ed un povero pescatore, destinato a sfociare in tragedia. Dopo aver appreso della morte dellā€™amato, la donna si getto in mare: per tale ragione, si narra che ancora oggi, nel corso delle notti di plenilunio, nella grotta si materializzi una figura femminile in attesa. In realtĆ , tale suggestiva apparizione ĆØ frutto del penetrare nello spazio (attraverso un foro) dei raggi della luna.

Spostandosi allā€™interno dellā€™area protetta del Parco dei Nebrodi (nel territorio del comune del Messinese Alcara li Fusi) si scorge la Grotta del Lauro. Questa, visibile a 1.068 m sul versante occidentale del massiccio roccioso delleĀ Rocche del Crasto, attrae e fa parlare di sĆ© soprattutto per via di stalattiti, stalagmiti e colonne dalle molteplici forme.

Coloro che abitano la provincia etnea, infine, saranno lieti di sapere che per ammirare una grotta non bisogna necessariamente macinare chilometri. Per esempio, risale a fine maggio la notizia della scoperta da parte di Dario e Paolo Teri di alcune grotte sullā€™Etna: ad una di queste, caratterizzata dalla perenne presenza di ghiaccio e neve,Ā  ĆØ stato affibbiato il nome di ā€œGrotta di GravitĆ  Permanenteā€ in omaggio allā€™artista Franco Battiato. AndrĆ  precisato, tuttavia, che tale grotta puĆ² essere visitata soltanto da persone esperte e con attrezzatura tecnica.

Grotta del Genovese

Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā Grotta del Genovese.

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A proposito dell'autore

Marzia Gazzo

Marzia Gazzo nasce a Catania il 6 giugno 1998. Laureata in Lettere Moderne, collabora con la testata LiveUnict da maggio 2018. Da dicembre 2020 ĆØ coordinatrice della redazione. Ama leggere belle parole, ascoltare voci, raccontare storie.