Test Ammissione 2021/2022 – Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato nella giornata di ieri, 13 luglio, un decreto con cui si modificano alcune delle date dei test d’ingresso a numero programmato nazionale per il prossimo anno accademico. In particolare, vengono modificate le date per l’accesso alle prove di Professioni sanitarie e Scienze della formazione primaria. I test si svolgeranno lungo tutto il mese di settembre, con l’eccezione delle magistrali di Professioni sanitarie, programmate per fine ottobre.
Test Ammissione 2021/2022: tutte le date
Gli aspiranti veterinari saranno i primi a sottoporsi alla prova. I test d’ammissione si svolgeranno mercoledì 1 settembre per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria. Seguiranno i corsi di laurea magistrale per Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Protesi dentaria, programmati il 3 settembre.
A sei giorni di distanza, invece, si terranno i test medicina 2021 in lingua inglese (IMET). Rispetto alle date pubblicate in precedenza, i test di ammissione per i corsi di laurea in Professioni sanitarie vengono spostati al 14 settembre. Il 17, invece, si terranno i test di ammissione dei Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria.
Infine, entro giovedì 23 settembre si svolgeranno i test di ammissione in Architettura. I corsi di laurea magistrale per le Professioni sanitarie, invece, chiuderanno la trafila dei test ammissione 2020/2021 il 29 ottobre.
Test ammissione 2021: i test Medicina
Sono oltre 14mila i posti disponibili per il più affollato dei test d’ammissione, le prove d’ingresso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia. Al momento non è stato ancora siglato l’accordo della Conferenza Stato-Regioni con la quale si definiranno i posti disponibili per ciascun ateneo.
Tuttavia, l’aumento dei posti negli ultimi anni è stato notevole. Secondo un’elaborazione del Sole24ore, il numero di posti messi a bando è aumentato del 21% dal 2019. Frutto, tra le altre cose, di una rinnovata attenzione dello Stato per il Sistema sanitario, rivelatosi indispensabile nel gestire l’emergenza pandemica ancora in corso.