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Reddito di emergenza per altri due mesi nel decreto Sostegni bis. È una delle misure presenti nella bozza per continuare a sostenere le categorie più fragili dal punto di vista economico. Salvo ostacoli, il governo varerà il decreto in settimana. Tra le altre misure, anche la proroga della sospensione dei mutui per l’acquisto della prima casa e le agevolazioni per i giovani per l’acquisto di abitazioni.
Reddito di emergenza: ultime novità
Il reddito emergenza, al momento in scadenza entro fine maggio, verrà esteso anche per giugno e luglio. Due mesi in più del Rem, già previsto dal primo decreto sostegni. Bisognerà presentare la domanda per il sussidio entro il 30 giugno 2021 all’Inps.
Inoltre, con lo stesso provvedimento il governo istituisce un fondo di 500 milioni per la solidarietà alimentare e per il pagamento di affitti e bollette.
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Chi può chiedere il reddito di emergenza
Al momento, non sono noti nel dettaglio i requisiti della prossima rata del reddito d’emergenza. Con il primo decreto Sostegni, sono stati aggiunti anche coloro che hanno percepito la Naspi e la Discoll tra luglio 2020 e febbraio 2021.
Non si esclude, tuttavia, che vengano inserite nuove categorie. Si ricorda che il sussidio ammonta a un minimo di 400 euro mensili, variabile in base al numero di componenti del nucleo familiare. In ogni caso, non può superare gli 800 euro mensili, cui si somma l’eventuale presenza di persone disabili in famiglia, con un aumento del sostegno a 840 euro mensili.
Ristori partite IVA
Tra gli articoli del decreto, spunta un nuovo sostegno per i soggetti con partita IVA. La misura verrà erogata automaticamente a tutti coloro che hanno già beneficiato dei ristori con il primo dl sostegni e saranno di pari importo. Il valore della misura di sostegno è pari a 11,1 miliardi.
Decreto Sostegni bis: le altre misure
Tra le altre misure previste e già definite, ci sono:
- sconto sugli affitti dei negozi prorogato al 31 maggio e della tassa sui rifiuti per tutto il 2021, di valore pari a 600 milioni;
- proroga dello smart working nelle aziende private fino al 30 settembre;
- slittamento di altri 6 mesi della plastic tax, in vigore da gennaio 2022.