Catania

Cibo scaduto e nessuna assistenza: sospesa Rsa nel Catanese

A seguito dei controlli effettuati sul territorio, i Nas hanno sospeso l'attività di una struttura del Catanese: offrivano agli ospiti anziani anche cibo scaduto.

In stretta intesa con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, durante il periodo delle festività, una serie di ispezioni e controlli a circa 1.848 strutture sanitarie e socio-assistenziali, tra le quali case di riposo, comunità alloggio, RSA: sono state rilevate irregolarità in 281 strutture visitate, ben il 15% degli obiettivi ispezionati.

Tra le irregolarità rilevate in tutta Italia, certamente spicca un episodio svoltosi a Catania. I Nas, infatti, hanno ispezionato una comunità alloggio della provincia etnea nella quale sono stati trovati 16 anziani – quando l’autorizzazione sanitaria ne consentiva solo 10 – incapaci di provvedere a sé stessi, di cui si prendevano cura solamente due operatrici abilitate. I nominativi degli ospiti non erano stati comunicati all’Autorità di Pubblica Sicurezza ed il documento di valutazione del rischio biologico da Covid-19 non era stato aggiornato.

Del tutto assente l’assistenza infermieristica e socio-ricreativa, ma non solo: agli anziani ospiti della struttura veniva offerto  cibo non idoneo al consumo (poiché conservato all’interno di frigoriferi inadatti), congelato o scaduto. Sono stati, dunque, sequestrati anche 25 chili di prodotti irregolari. A seguito dello scenario trovato, i Nas di Catania hanno denunciato il responsabile legale della casa di cura, sospendendo l’attività socio-residenziale. Gli sfortunati ospiti della struttura sono stati trasferiti in altre strutture idonee, o riportati alle famiglie di origine.