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Le feste natalizie, che hanno previsto misure restrittive severe, stanno per finire e giร ci si interroga sul futuro del Paese dopo l’Epifania. Si sa per certo che nelle giornate del 5 e del 6 gennaio, cosรฌ come imposto dal Decreto Natale, l’Italia sarร interamente in zona rossa, con le conseguenti restrizioni agli spostamenti. Il nodo della questione intorno al nuovo Dpcm, tuttavia, si aggira intorno ai provvedimenti da adottare a partire da giorno 7, giorno di scadenza del Decreto Natale.
Nuovo Dpcm: confermata la ripartizione a zone
L’unico punto saldo, al momento, sarebbe l’intenzione di far ritorno al sistema di ripartizione a zone, calcolato in base all’indice di contagio. La novitร in merito, invece, riguarderebbe la richiesta, fatta dal ministro Speranza al Comitato Tecnico Scientifico, di adeguare i parametri per il passaggio delle regioni alla zona arancione e a quella rossa, in modo da renderli piรน rigorosi e stringenti.
“La proposta – ha dichiarato il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia – non รจ di cambiare i parametri, che restano gli stessi perchรฉ hanno funzionato, ma le soglie di accesso ad una zona, decidendo di essere ancora piรน rigorosi per consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite, da difendere con maggior forza quando l’Rt supera l’1″.ย
Quest’ipotesi incontrerebbe il favore dei presidenti di regione, i quali chiederebbero, tuttavia, punti saldi che non cambino ancora e che diano stabilitร ai cittadini, nonchรฉ ristori che possano tamponare momentaneamente la crisi economica.
Le ipotesi al vaglio
Le ipotesi attualmente al vaglio del Governo sarebbero principalmente due. Da un lato emerge l’idea di mantenere le misure vigenti fino al 15 gennaio, confermando, quindi, la zona arancione per i giorni feriali e la rossa per prefestivi e weekend. Dall’altro, invece, si punterebbe a passare alla zona gialla nei giorni del 7 e dell’8 gennaio, in seguito alla zona arancione per il weekend del 9 e del 10 e decidere, infine, in base ai dati del monitoraggio la seguente linea d’azione.
Tra le ipotesi in corsa, tuttavia, vi sarebbe anche quella di imporre il lockdown nazionale per il prossimo fine settimana, quello, per l’appunto, del 9 e del 10 gennaio.ย
“Valutiamo l’ipotesi – ha sostenuto il ministro Speranza – per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni piรน piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti si tireranno le somme con il Governo”.
Spostamenti tra regioni
Tra i nodi da sciogliere anche quello riguardante gli spostamenti interregionali. L’idea sarebbe, al momento, quella di vietarli fino al 15 gennaio, anche nel caso in cui essi dovessero avvenire tra regioni in zona gialla. Per quest’ultimo provvedimento occorrerebbe un decreto e il Governo starebbe attendendo di confrontarsi con i presidenti di Regione.
Proposta zona bianca
Tra le numerose proposte, ancora, sarebbe emersa quella di istituire una “zona bianca“, quest’ultima voluta dal ministro Franceschini con lo scopo di far ripartire le attivitร . Stando alla proposta, la zona bianca consentirebbe alle aree con indice di contagiositร basso di procedere alla riapertura di attivitร come palestre, cinema, teatri, museiย e sale da concerto.
Per quanto riguarda le attivitร ristorative, queste non avrebbero limiti di orario, non sarebbe, quindi, imposto un coprifuoco, ma occorrerebbe sempre mantenere le misure di sicurezza, come mascherina e distanziamento. La proposta, che avrebbe convinto Conte e i ministri, potrebbe essere tradotta in legge dal prossimo Dpcm.
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Scuola
Per quanto concerne la questione relativa alla riapertura delle scuole, infine, il Premier Conte avrebbe ribadito la sua intenzione di consentire l’ingresso in classe per il 50% anche per le superiori giร dal 7 gennaio. In dubbio su tale scelta, alcuni governatori locali preferirebbero attendere i nuovi monitoraggi del contagio, previsti per il 7 gennaio.