Dalla primavera dello scorso anno l’Etna è costantemente in attività. In quest’ultimo periodo è tornata ad eruttare facendo colorare il cielo di rosso e circondando il vulcano di lava e neve. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 05:45 UTC la rete di video sorveglianza hanno evidenziato una debole e sporadica emissione di cenere dai Crateri Voragine e Sud-Est.
Queste emissioni pulsanti si sono disperse rapidamente a est. A partire dalle ore 8:18 UTC si è osservata una graduale intensificazione dell’attività esplosiva stromboliana alla bocca orientale del Cratere di SE con associata abbondante emissione di cenere scura e densa che si disperde sempre in direzione est. Per quanto riguarda gli altri crateri l’attività rimane invariata rispetto al comunicato precedente.
Per quanto riguarda il tremore vulcanico, non si segnalano variazioni significative rispetto a quanto comunicato precedentemente e la sua ampiezza oscilla, talvolta in modo ampio, nella fascia dei valori medi. La sorgente è localizzata nell’area del Cratere di SE tra 2.8 e 3 km sopra il livello del mare.
L’attività infrasonica nelle ultime ore non ha mostrato variazioni significativa. Tuttavia, sono stati osservati due incrementi nel numero degli eventi localizzati al SE, ieri pomeriggio e nel corso della nottata. Rimane invariata l’attività infrasonica localizzata al cratere di NE.
Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione registrati dalle reti permanenti GPS e clinometrica. Nelle immagini di seguito, l’emissione di cenere vista dall’abitato di Tremestieri Etneo, sul versante meridionale del vulcano, intorno alle ore 09:30 locali del 4 gennaio 2021.