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Ministero Giustizia, concorsi per 45 assunzioni: basta il diploma

Ministero Giustizia concorsi pubblici
Ministero Giustizia, concorsi in arrivo. Novità per chi volesse entrare a far parte delle fila del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria: a loro sono riservati 45 posti come assistenti informatici.

Ministero Giustizia, concorsi in arrivo: continuano le assunzioni presso i vari dipartimenti del Ministero. Stavolta, a cercare ben nuove 45 figure da assumere, a tempo indeterminato, è il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: i nuovi assunti andrebbero a lavorare in qualità di assistenti informatici, II area funzionale, fascia retributiva F2.

Chi volesse partecipare al bando, pubblicato nei scorsi giorni, dovrà inviare la propria candidatura in via esclusivamente telematica, compilando e inviando un form secondo le modalità spiegate nel sito istituzionale del Ministero. Ma quali requisiti dovrà possedere ciascun candidato? E quali prove andranno sostenute per il superamento del concorso? Ecco tutte le informazioni utili.

Ministero Giustizia, concorsi per assistenti informatici: requisiti e prove

I requisiti per partecipare al concorso indetto dal Ministero non sono molti: come recita lo stesso bando, serviranno la cittadinanza italiana, il godimento dei diritti civili e politici,  idoneità fisica e di qualità morali e di condotta. Per quanto riguarda i titoli, invece, il bando richiede un diploma di perito informatico, altro diploma equivalente ad indirizzo informatico ovvero altro diploma di scuola secondaria di secondo grado e attestato di superamento di un corso di formazione in informatica riconosciuto”.

Se si possiedono i requisiti elencati, si potrà procedere alla compilazione della propria domanda, da inviare come già spiegato in via telematica, entro e non oltre il 28 gennaio 2021. Dopo questa data, il bando comunica che, in base al numero di domande pervenute, “l’Amministrazione si riserva la facoltà di far precedere le prove scritte da una prova preselettiva”.

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Nei confronti di questa prova, il bando pubblicato dal Ministero spiega che “consisterà in un questionario a risposta multipla, composto da una serie di domande di carattere attitudinale finalizzate alla verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale e una serie di domande vertenti su nozioni di diritto costituzionale ed amministrativo, con particolare riferimento al rapporto di pubblico impiego”.

Successivamente, si procederà alle vere e proprie prove previste per il concorso: vi saranno due scritti e un orale, atto anche a comprendere il grado di conoscenza di una lingua straniera prescelta. Le prove scritte saranno entrambe a risposta multipla: al loro interno vi si troveranno elementi di ordinamento penitenziario e organizzazione degli istituti e servizi dell’Amministrazione penitenziaria e di sistemi hardware e software.

Le prove si considerano superate con un minimo di 21/30 per ciascuna. Si accederà di conseguenza alla prova orale che, oltre agli argomenti già trattati durante le due prove scritte, verterà su diritto costituzionale ed amministrativo, con particolare riferimento al rapporto di pubblico impiego. Alla fine di tutte le prove, l’ultimo step del concorso consisterà nella creazione di una graduatoria di merito, contenente la media delle votazioni ricevute durante lo svolgimento delle tre prove.


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