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Decreto Ristori in Gazzetta ufficiale: i codici ateco che possono richiederlo

giuseppe conte
Il Decreto Ristori è stato firmato da Mattarella ed è in Gazzetta Ufficiale: ecco come funziona e l'elenco dei codici ateco.

La firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha reso definitivamente approvato e il Decreto Ristori è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta della manovra di sostegno economico alle aziende che hanno riscontrato delle perdite ingenti nel corso dell’ultimo anno a causa della pandemia.

Gli aiuti che saranno stanziati dal governo sono diversi a seconda della categoria lavorativa, e sono stati calcolati in base alle difficoltà riscontrate da alcuni imprenditori rispetto a quelle di altri. Infatti, non tutte i settori economici hanno dovuto far fronte alle medesime limitazioni e nuove regolamentazioni. Ma la polemica è già in atto, e in molti hanno dichiarato ingiusta questa manovra. Ecco in cosa consiste e la lista dei codici ateco interessati dai contributi.

Decreto Ristori: come funziona

Ad essere interessate dalla manovra economica del governo Conte sono esattamente 53 categorie, definite dai loro propri codici ateco. Tuttavia, i contributi a fondo perduto che saranno stanziati avranno valore diverso tra loro: si andrà dagli indennizzi al 100% per la categoria dei tassisti e di Ncc a quelli del 400% per le attività come le discoteche.

In entrambi i casi, le categorie citate sono le uniche che riceveranno il valore dell’indennizzo indicato. Infatti, le discoteche, sale da ballo e night club sono l’unico gruppo che potrà usufruire dei rimborsi al 400% . Allo stesso modo, il trasporto con taxi e Ncc sono l’unica categoria che otterrà quello che è il valore di indennizzo più basso tra quelli stanziati: il 100%. Sono infatti diverse le polemiche in merito, e i rappresentanti delle categorie “svantaggiate” hanno iniziato le loro proteste, anche in piazza.

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Decreto Ristori: categorie al 150% e al 200%

Le categorie che usufruiranno dell’indennizzo al 150% sono varie. Tra queste, diverse sono nell’ambito del turismo e dell’accoglienza: per esempio, sono presenti gli albergatori e i villaggi turistici, gli ostelli della gioventù e ancora le aree di campeggio e gli affittacamere per brevi soggiorni. Nell’area della ristorazione, il rimborso al 150% va alle gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti, e ai bar e simili che non possiedono cucina.

Invece, l’indennizzo al 200% va alle restanti rappresentanti della ristorazione quali quelle con somministrazione, i catering per eventi, ristorazione su treni e navi ma anche su ristorazione ambulante. Ma sono compresi anche attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi e attività di proiezione cinematografica. Non sono viene dimenticato il mondo dello sport e dello spettacolo, garantendo il 200% alle agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport o per esempio, a quelle per il noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli (impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi). Presenti anche le aziende della gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche, altre attività connesse con le lotterie e le scommesse, comprese le sale bingo, e ancora gestione di stadi, piscine, impianti sportivi polivalenti e club sportivi e palestre. Altri esempi tra la lista degli inclusi sono i parchi di divertimento e parchi tematici, sale giochi e biliardi, servizi di centri per il benessere fisico, stabilimenti termali e organizzazione di feste e cerimonie.

Per visionare l’elenco completo e i codici ateco corrispondenti, è consigliabile consultare la Gazzetta Ufficiale.