Catania

Catania, controlli anti-Covid: multati e chiusi locali in città

Foto d'archivio.
Attività di monitoraggio del territorio effettuato dalle forze di polizia nel catanese. Molti locali sono stati sottoposti a controllo e multati o chiusi per irregolarità varie, tra cui anche il mancato rispetto delle normative anti-contagio.

Fine settimana movimentato per le forze dell’ordine, che hanno effettuato diversi interventi in città, oltre a garantire la sicurezza per il Giro d’Italia e le elezioni amministrative in alcuni comuni della provincia etnea. La polizia ha prestato particolare attenzione alle diverse zone in cui si svolge di consueto la movida serale. Inoltre, la normativa anti-contagio ha subìto cambiamenti che hanno portato ad una continua riformulazione dei servizi di polizia.

Per il controllo sul rispetto delle disposizioni, ma anche allo scopo di stimolare il senso civico dei cittadini, sono state adottate delle specifiche misure di prevenzione. Venerdì sera, sabato sera e domenica scorsa sono stati effettuati servizi nelle zone di via del Rotolo – piazza Nettuno. Due camion dei panini sono stati multati per irregolarità sul suolo pubblico e per un terzo ci sono accertamenti in corso. Altrettanta attenzione è stata dedicata alle zone di via Gemmellaro, via Santa Filomena e piazza Teatro Massimo, dove sono stati diversi gli esercizi controllati.

I controlli sui locali

Da Old Wood, un esercizio di somministrazione alimenti e bevande è stato riscontrato un allaccio abusivo alla rete idrica comunale all’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande all’insegna “Suffuru, il cui titolare è stato verbalizzato per irregolarità sul suolo pubblico. Dal 15 marzo al 5 ottobre, infatti, sono stati ben 60.951 le persone controllate, di queste 2.594 sono state sanzionate amministrativamente e 37 sono state denunciate. La denuncia penale, per altri reati rilevati nel medesimo ambito, ha riguardato 153 persone.

Gli esercizi in cui sono stati svolti accertamenti sono stati 8.227, tra essi ne sono stati sanzionati i titolari di 964. Si contano anche 32 chiusure. Limitatamente al periodo che va dal 1 agosto al 5 ottobre, sempre ad esclusiva opera della polizia di Stato, sono stati prodotti i seguenti risultati: 8.444 persone controllate, tra cui 8 sanzionate e 6 denunciate. Sono poi 188 esercizi pubblici controllati dei quali 10 sono stati temporaneamente chiusi per inosservanze legate alla normativa covid.

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Inoltre, limitatamente all’area di Piazza Nettuno e via Del Rotolo, la squadra amministrativa della questura ha conseguito i seguenti risultati, nel periodo dal 2 giugno al 3 ottobre 2020: 21 esercizi pubblici controllati, tra i cui titolari 1 è stato indagato in stato di libertà e 5 sanzionati amministrativamente. Sanzionate anche 7 persone tra i dipendenti delle attività oggetto dei controlli.

Il centro storico

Attenzione sempre attiva anche sulle zone della movida: via santa Filomena, via Gemmellaro, via Pacini, piazza Carlo Alberto e aree limitrofe. Qui su 16 locali posti ad accertamento soltanto 3 sono risultati indenni da rilievi di profilo amministrativo. Tutti i controlli effettuati in queste aree, nel periodo ricompreso tra il 12 giugno e il 2 ottobre, hanno visto la polizia di Stato impegnata nell’accertamento di violazioni circa l’uso della mascherina, per la violazione delle norme “antiassembramento”, per l’occupazione abusiva di suolo pubblico, per la mancanza di scia. In totale sono state 3 le attività chiuse temporaneamente ai sensi della normativa antiCovid-19.

Chiusure più consistenti sono state, invece, quelle disposte dal questore Mario Della Cioppa attraverso l’adozione dell’art. 100 Tulps, che ha riguardato gli esercizi pubblici ricadenti nell’area “classica” della Movida e in quella di via Gemmellaro: proprio in questa zona, infatti, il Sabor Latino è stato ripetutamente oggetto di accertamenti e, dopo i primi controlli che hanno comportato chiusure per 5 e per 15 giorni, ne è seguito un altro che ha indotto l’autorità provinciale di pubblica sicurezza ad adottare l’eccezionale misura di chiusura per 30 giorni.

Identico motivo e identica ostinatezza per la chiusura che ha interessato il pub Area 51, anch’esso chiuso per ben 3 volte, con identica progressione di durata: per 5, per 15 e per 30 giorni. Nei riguardi di quest’ultimo esercizio, la questura ha chiesto al Comune la revoca definitiva della licenza.

Il questore

Oltre i numerosissimi ed imponenti servizi di ordine e pubblico dell’ultimo lungo fine settimana e in questi giorni, connessi alla Convention della Lega, all’udienza del Senatore Salvini, alla vigilanza ai seggi per le elezioni amministrative ed alla presenza del giro d’Italia in provincia e a Catania – dichiara il questore Mario Della Cioppaho chiesto al mio personale di assicurare anche i dovuti controlli nei luoghi di maggiore assembramento. Ed infatti, la squadra amministrativa della questura ha operato numerosi controlli specifici proprio nelle zone ad alta densità di assembramenti sia di via Gemellaro che via del Rotolo e piazza Nettuno”.

La sola polizia di Stato – continua – negli ultimi mesi ha operato numerosissimi controlli, dai quali sono conseguiti interventi sanzionatori come quelli sopra rassegnati. In stretto contatto con il Prefetto Sammartino, stiamo valutando ulteriori strategie operative a carattere interforze, già da tempo in atto, dove non può mancare l’indispensabile contributo della polizia locale, all’esito dell’analisi del nuovo dpcm, per infrenare l’abitudine agli assembramenti che rileviamo essere soprattutto da parte dei giovani fruitori degli spazi della cd. Movida”.

Senza voler assolutamente criminalizzare un fenomeno che è normale e da sempre esistito – conclude il questore –, tuttavia, rileviamo una poca attenzione da parte di molti a rispettare le regole che sono sia a loro tutela che degli altri. Nel precisare che saranno intensificati ancora di più i controlli in atto, quale Questore mi auspico anche un maggiore senso civico di coloro i quali mostrano poco interesse all’uso delle mascherine e ribadisco che saranno sanzionati tutti quelli che troveremo privi di protezione. Contestualmente, intensificheremo anche controlli agli esercizi pubblici che devono anche essi partecipare attivamente in tal senso“.