Lavoro, stage ed opportunità

Assistenti civici per vigilare sulla “Fase 2”: in arrivo bando per 60mila figure

assistente civico fase 2
La "fase 2" permette la nascita di nuove figure: presto, infatti, le nostre città potrebbero essere sorvegliate dagli "assistenti civici". Tutte le informazioni sul bando volto al loro reclutamento e presto in uscita.

“Assistenti civici”: così verranno definite le figure destinate a controllare e regolare i nostri comportamenti, irrimediabilmente diversi da quelli di qualche mese fa. Proprio entro questa settimana, il governo dovrebbe pubblicare il bando volto al reclutamento di 60.000 di questi. Ma di cosa si occuperanno?

Assistenti civici: chi sono e di cosa si occupano

Gli assistenti civici sono volontari coordinati dalla Protezione Civile e reclutati per aiutare le autorità locali a gestire la “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus. Il progetto, annunciato da Francesco Boccia (ministro per gli Affari regionali e le autonomie) e da Antonio Decaro (primo cittadino di Bari e presidente dell’ANCI), è pensato per sostenere i sindaci che non riescono con le proprie forze a far rispettare le regole imposte dal governo.

Secondo le ultime indiscrezioni, gli “assistenti civici” avranno il compito di ricordare ai cittadini quali siano i comportamenti da adottare e le norme precauzionali da osservare. I volontari in questione opereranno in strada, nelle piazze e nei parchi. Non dovranno solo assicurarsi che tutti indossino la mascherina, mantengano le opportune distanze di sicurezza e non creino assembramenti, ma potrebbero essere coinvolti in attività di aiuto alle fasce più deboli della popolazione (di cui, in verità, non si conoscono ancora i dettagli). Gli assistenti, contraddistinti da una casacca blu, non potranno fare multe o richiami ma, nel caso in cui si ritenesse necessario, potranno richiedere l’intervento della polizia municipale.

Assistenti civici: è un’attività retribuita?

Gli assistenti civici a cui sarà riservato il prossimo bando risultano essere volontari. Chiunque fosse interessato a partecipare al progetto, dunque, sarà animato da una chiara consapevolezza: il lavoro svolto non verrà retribuito. I reclutati potranno mettere a disposizione dei loro comuni fino a 16 ore alla settimana, distribuite in tre giorni, e riceveranno un’assicurazione per eventuali infortuni o incidenti. Saranno in servizio almeno fino al 31 luglio, quando scadrà lo stato di emergenza dichiarato dal governo il 31 gennaio.

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Assistenti civici: il bando

Il bando volto al reclutamento degli “assistenti civici” sarà gestito dalla Protezione Civile e sarà rivolto a:

  • pensionati;
  • inoccupati;
  • lavoratori in cassa integrazione;
  • persone che ricevono il reddito di cittadinanza o altre forme di sostegno al reddito.

La Protezione Civile informerà regioni e comuni sulla disponibilità degli assistenti civici mentre i sindaci decideranno  come impiegare gli assistenti in questione.