Politica

Sicilia, la Lega ora parte del governo: nomina a Beni culturali e identità siciliana

lega sicilia
La Lega, che aveva sostenuto la candidatura del presidente siciliano in carica, Nello Musumeci, oggi entra a far parte del governo regionale: uno degli esponenti del partito sostituirà Sebastiano Tusa.

La Lega entra nel governo in Sicilia ed ottiene la delega ai Beni culturali e all’identità siciliana. Questa, infatti, era rimasta nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la morte di Sebastiano Tusa.

Per il resto, nessun cambio in giunta al momento. È quanto emerge a conclusione del vertice di maggioranza della giornata di ieri, durato circa cinque ore, durante il quale la coalizione di centrodestra ha affrontato alcuni temi politici.

Ma quale esponente della Lega prenderà il posto di Tusa e diverrà nuovo assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana? Secondo alcune indiscrezioni, il nome più probabile sarebbe quello di Matteo Francilia, sindaco di Furci Siculo. E mentre non si escluderebbe la scelta di un tecnico d’area, risulterebbe meno probabile la nomina di Orazio Ragusa. Quel che sembrerebbe certo è che il nome, qualsiasi esso sia,  verrà annunciato a breve.

In Assemblea regionale il gruppo della Lega è costituito da tre parlamentari, ne ha perso uno (Giovanni Bulla transitato all’Udc) due giorni fa. Il Carroccio ha sostenuto fin dall’inizio Musumeci, eleggendo all’Ars un deputato.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di Amazon Prime destinati agli studenti e ottieni uno sconto sull'abbonamento tramite LiveUniversity. Iscriviti ora e ottieni tre mesi gratis!

“È stata un’intensa giornata di lavoro – ha commentato il Governatore Nello Musumeci alle fine del vertice di maggioranza – , conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive”.