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Fase 2, no alle visite agli amici: non rientrano tra gli “affetti stabili”

Fase 2 al via: dal governo arriva il chiarimento sull'interpretazione della parola "congiunti", ma resta il no sugli amici. Non rientrano tra gli affetti stabili.

Ci siamo. La tanto attesa Fase 2 è ormai alle porte. Domani sarà il giorno della semi-riapertura per l’Italia, dopo il lockdown a causa dell’emergenza sanitaria che, tra gli altri, ha travolto anche il nostro Paese. I dubbi su cosa si può fare e su cosa non si può fare sono ancora moltissimi, ma le discussioni più accese sono state, in questi giorni, sulla parola “congiunti”. Tra questi, non rientrerebbero gli amici.

A chiarirlo sarebbero fonti di governo, dopo la pubblicazione delle Faq sul sito del governo a proposito del nuovo dpcm per la “fase 2”. Secondo quanto riportato sul sito, infatti, i congiunti sarebbero: “I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”.

Il dubbio interpretativo rimaneva sulla frase “persone legate da uno stabile legame affettivo”, ma le speranze dei più sono state messe a tacere dalle fonti di governo interpellate in merito: gli amici non rientrerebbero tra gli affetti stabili menzionati dalle Faq e, per vederli, bisognerà aspettare almeno fino al 18 maggio.

Nel frattempo, anche in merito ai congiunti, si chiarisce ulteriormente: “È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine”.

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Per molti, domani sarà un lunedì di rientro al lavoro, mentre per altri continuerà lo smart working da casa. Alcune categorie rimangono ancora bloccate, ma il premier Conte assicura che, qualora i contagi dovessero continuare a scendere, si penserà a un’apertura anticipata.