Catania

Catania, boom di multe a Pasqua: fermato anche runner recidivo

Correre coronavirus decreto
Foto dal web.
Autorità impegnate nelle città italiane per bloccare gli spostamenti non necessari dei cittadini, a causa del prolungamento del lockdown. A Catania, la Guardia di Finanza ha multato più di settecento persone.

Durante queste vacanze pasquali, visto il prolungamento delle misure di contenimento relative all’emergenza sanitaria, tutte le città italiane sono state sottoposto al ferreo controllo delle autorità, che hanno intercettato eventuali spostamenti sospetti per cause quali scampagnate o festicciole.

Catania è stata sotto la stretta sorveglianza dell’esercito, con ben 400 militari a lavoro che hanno accumulato 83 sanzioni, lo scorso fine settimana. Inoltre, sono state multate dalla Guardia di Finanza circa 784 persone e controllati 272 esercizi commerciali.

I soggetti multati stavano recandosi a casa di amici e parenti per festeggiare insieme la Pasqua, ma il caso più eclatante è quello di un runner recidivo che, dopo essere già stato fermato una volta, ha giustificato la sua presenza sul lungomare della città dicendo che stava andando in banca o alla posta per effettuare operazioni finanziarie urgenti.

Inoltre, esilarante è la vicenda di tre cittadini rumeni che sono stati fermati in macchina dalle Fiamme Gialle. Essi, oltre a circolare in una vettura senza copertura assicurativa, erano in possesso di 20 kg di pesce, pescato poco prima all’Oasi del Simeto. Perciò sono stati denunciati di frode e danneggiamento di area naturale protetta e la loro auto, con tutto quello che conteneva, è stata sequestrata. Il pescato è stato devoluto in beneficenza, dopo i dovuti controlli sanitari.

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Questi ultimi giorni, perciò, sono stati davvero estenuanti per la Guardia di Finanza, che ha disposto delle pattuglie nei principali snodi stradali della Provincia per rilevare eventuali spostamenti di persone dentro e fuori la città, in località che, normalmente, in questo periodo sono più ambite, come i lidi o le falde dell’Etna. Sono stati disposti anche dei controlli via aerea, grazie agli elicotteri, e dal mare tramite le motovedette del Corpo.