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Coronavirus in Sicilia, in calo furti e rapine: i dati Istat

Secondo i dati Istat cala il numero di furti, rapine, lesioni in Italia ed anche nella nostra Regione a causa dei provvedimenti presi contro il Coronavirus.

Il dilagare dell’epidemia del Coronavirus ha reso necessaria  l’adozione di misure straordinarie che hanno limitato, e non poco, lo spostamento e la libertà delle persone. Questo fattore ha provocato un calo sensibile dei reati che si sono più che dimezzati dai primi giorni di marzo ad oggi.

Secondo l’Istat, infatti. in Italia si è passati da 146.762 crimini ai 52.596 dei primi 20 giorni di marzo. Il calo si è registrato anche in Sicilia, specie se si fa un raffronto con lo stesso periodo del 2019.  Le diminuzioni più significative, secondo quanto indicato nel Report sulla delittuosità in Italia, elaborato dalla Direzione Centrale della Polizia, hanno riguardato: sfruttamento della prostituzione (-77%), violenze sessuali (-69%), rapine agli uffici postali (-73,7%), i furti in genere (-67,4%) e i furti in abitazione in particolare (-72,5%).

La Sicilia, nonostante il calo dei crimini,  resta però tra quelle col maggior numero di delitti nel periodo 1-20 marzo, sono ben 4.665, che la classificano al quarto posto tra le regioni italiane. Anche se, è de segnalare, pure nella nostra isola  il calo di eventi criminali, con percentuali rilevanti. Probabilmente il calo non è elevatissimo, perché la nostra Regione ha subito le misure straordinarie a partire da giorno 8 marzo.

Ma si registra un calo generale dei furti, che sono passati da 4.937 a 1.829 con una diminuzione del 63%. Calano anche i danneggiamenti, che passano da 957 a 421 (-56%), le lesioni dolose, che passano da 327 a 128 (-60,9%), truffe e reati informatici, scesi da 918 a 469 (-48,9%), e rapine, passate da 152 a 81 (-46,7%).

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