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Coronavirus a Catania: Caritas chiusa ma continuano le donazioni

Le attività di sostegno della Caritas, come da disposizioni ministeriali, non si ferma ma prosegue da remoto grazie allo smart working.

In accordo con la Curia di Catania, la Caritas Diocesana proseguirà nelle disposizioni già intraprese le scorse settimane, prorogando la sospensione dei servizi dell’Help Center della Stazione Centrale fino al 3 aprile, data l’impossibilità di far rispettare quelle misure anti-contagio che risultano necessarie per arginare il diffondersi del Covid-19, anche se continuano e si intensificano quelle operazioni di coordinamento, supporto da remoto e donazioni nei confronti delle altre associazioni che mantengono delle strutture adeguate al rispetto degli standard imposti dall’autorità pubblica.

In particolare, nel corso delle ultime settimane e in occasione delle prossime, la Caritas Diocesana ha donato e continuerà a donare alimenti e altri beni in ingente quantità a enti e/o associazioni accreditate e in grado di certificare la propria operatività. L’elenco dei beni donati e in procinto di esserlo è lungo e articolato e comprende alimenti, come latte, riso, pasta, ricotta, yogurt, latticini, merendine, zucchero, olio di semi ed extravergine, sottilette, tonno e biscotti, e anche vestiario, come scarpe e giubbotti che risultano necessari in questo periodo in cui si è nuovamente affacciata l’emergenza freddo. Tra le associazioni che usufruiscono della collaborazione e delle donazioni della Caritas Diocesana, oltre alla Locanda del Samaritano che fa parte della rete, beneficiando anche di un contributo annuo di 50mila euro da parte dell’organismo diocesano, ci sono anche i Cavalieri della Mercede e l’associazione “Accoglienza e Solidarietà”.

La Caritas Diocesana, inoltre, continua a essere a disposizione dell’utenza tramite quegli strumenti di smart working consentiti dai dpcm. Oltre alla disponibilità telefonica, gli operatori dell’organismo diocesano stanno garantendo supporto agli assistiti con l’utilizzo delle chat sui social (facebook e instagram) e anche via email, animando inoltre la comunità dei volontari con le riflessioni del direttore don Piero Galvano che vengono condivise sui canali ufficiali e sulla mailing-list.