Calcio Catania

CALCIO CATANIA – Sicula Leonzio battuta 2-1: goal e pagelle [VIDEO]

Il Catania torna a conquistare tre punti in casa e arriva la prima vittoria dell'era Lucarelli-bis. Allo stadio Angelo Massimino i rossazzurri si aggiudicano in rimonta il derby siciliano contro la Sicula Leonzio.

Il Catania torna a vincere di fronte ai proprio tifosi e lo fa per 2-1 contro la Sicula Leonzio. I rossazzurri fanno bottino pieno nel derby siciliano che li vede prevalere, non senza qualche difficoltà, sulla squadra allenata da Giovanni Bucaro.

La partita comincia dopo un minuto di silenzio in ricordo di Salvatore “Todo” Calvanese, l’uomo del celebre “Clamoroso al Cibali” nella radiocronaca di Sandro Ciotti del 4 giugno 1961 – in occasione della sfida tra etnei ed Inter – che si è spento in settimana all’età di 85 anni.

Pronti via, la Sicula Leonzio passa in vantaggio. I bianconeri sfruttano uno schema su punizione dalla destra: Esposito serve Maimone, Furlan respinge il suo tiro sui piedi di Palermo che ribatte in rete portando in vantaggio gli ospiti.

Il Catania è contratto e gioca con troppa sufficienza soprattutto il primo quarto d’ora di gara. C’è da dire che durante tutto il primo tempo la Sicula legittima il vantaggio e sfiora lo 0-2 in varie occasioni (su tutte quella di Lescano che da pochi metri mette fuori). L’unica palla gol per gli etnei è di Di Piazza che al volo, su uno dei rari cross precisi di Pinto, alza troppo la mira.

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Al 46′ finisce il primo tempo e una pioggia di fischi accompagna i rossazzurri negli spogliatoi.

Al rientro in campo, tra gli etnei, Biondi prende il posto di Calapai e il Catania passa al 4-3-1-2 con Lodi dietro le punte. Nel frattempo viene esposto uno striscione dei tifosi lentinesi che recita: “Noi non siamo siracusani”. Nella prima frazione, invece, dalla Curva Nord uno striscione rendeva onore ai pompieri saliti tristemente agli onori della cronaca per la tragedia nell’Alessandrino.

Il nuovo modulo non sembra dare frutti e allora Lucarelli, al 60′, opera una tripla sostituzione: Mazzarani entra al posto di Lodi, Di Molfetta per Biagianti e Catania sostituisce Curiale (subissato di fischi). Si passa al 4-4-2.

Le tre sostituzioni ribaltano la partita. Un Catania più aggressivo trova subito il pari col solito Mazzarani che è abile a sfruttare un rimpallo in area e trafiggere Polverino, da pochi metri, per l’1-1.

La Sicula è sulle gambe e il Catania conquista campo mettendo sempre più pressione agli avversari. Pressione che trova il culmine nel retropassaggio horror nella difesa lentinese con il quale Di Piazza – lesto quanto anonimo fin qui – porta gli etnei sul 2-1 andando a esultare sotto la Sud.

Il match scivola verso la fine senza troppe emozioni, da segnalare solo l’ingresso di Bucolo per Dall’Oglio – con il Catania che passa al 4-3-3 – e i tanti palloni recuperati da Rizzo nel secondo tempo.

Dopo 4 minuti di recupero Lucarelli e i tifosi possono esultare: la partita finisce con la vittoria dei rossazzuri per 2-1.

Il Catania rimane un cantiere aperto – e i vari cambi di modulo, oggi, l’hanno evidenziato – ma mister Lucarelli può tirare un sospiro di sollievo: la cosa più importante era, in questo momento delicato della stagione, ritrovare i tre punti. Anche se con qualche difficoltà l’obiettivo è stato raggiunto e ora può guardare con un po’ più di serenità al prossimo impegno, l’isidiosa trasferta di Catanzaro.


PAGELLE
Furlan 6; Esposito 6, Biagianti 6 (Di Molfetta 6.5), Silvestri 6; Calapai 5 (Biondi 6.5), Rizzo 6.5, Lodi 5.5 (Mazzarani 7), Dall’Oglio 5.5 (Bucolo s.v.), Pinto 5; Curiale 4.5 (Catania 6), Di Piazza 6.5.

A proposito dell'autore

Edward Agrippino Margarone

Edward Agrippino Margarone nasce nell'estate di Italia '90. Cresce a Mineo dove due grandi passioni cominciano a stregarlo: la Musica e lo Sport (in particolare il calcio). In pianta stabile a Catania, il suo nome è sinonimo di concerto: se andate a un live, con ogni probabilità, lo trovate lì da qualche parte. Giornalista e laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, coordina la redazione di LiveUnict.