Università di Catania

UNICT – Fioramonti prova i dispositivi di Machine Learning dell’Ateneo

Il ministro Fioramonti 'scopre' le ricerche in Machine Learning e Computer Vision dell’Università di Catania: numerosi i visitatori allo stand del gruppo di ricerca dell’ateneo catanese alla Maker Faire Rome

Anche il ministro del MIUR, Lorenzo Fioramonti, ha ‘toccato con mano’ le ricerche condotte in questi anni dal gruppo di ricerca diretto dal prof. Giovanni Maria Farinella al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania nel campo del Machine Learning e della Computer Vision.

Alla Fiera di Roma – in occasione del “Maker Faire Rome – The european edition”, l’evento europeo più importante dedicato all’innovazione tecnologica, raccontata in modo semplice e informale, giunto alla sua settima edizione – il ministro ha indossato il dispositivo Hololens “scoprendo” il grande potenziale d’utilizzo in contesto industriale delle ricerche condotte nell’ateneo catanese relativamente alla costruzione di algoritmi di Visione Artificiale per dispositivi indossabili, con particolare riferimento al loro utilizzo nel supporto e la sicurezza degli operai negli ambienti di lavoro.

“Gli algoritmi che sviluppiamo, pensati per dispositivi di visione indossabili, possono essere di grande utilità in diversi contesti applicativi oltre quello industriale, come ad esempio quelli di Ambient Assisted Living oppure Culturali in cui il supporto di una Intelligenza Artificiale Indossabile ha svariate applicazioni innovative, dal riconoscimento e anticipazioni di situazioni rischiose alla restituzione di informazioni sull’utilizzo di oggetti riconosciuti in automatico – spiega il prof. Giovanni Maria Farinella dell’Università di Catania –. Sebbene il mercato già offra dispositivi indossabili adatti all’uso in questi contesti, lo sviluppo di tecniche di intelligenza artificiale negli ambiti applicativi considerati resta ancora un campo relativamente poco esplorato.

Abbiamo già avviato interlocuzioni con gli stakeholder pubblici e privati del settore con cui avvieremo nuovi progetti al fine di permettere il trasferimento tecnologico delle nostre ricerche verso uno sviluppo precompetitivo”.

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Proprio l’Ateneo di Catania tramite il centro di ricerca Cutgana, in partenariato con le imprese siciliane Xenia e Imc Service ha sviluppato in questi anni il progetto di ricerca “VEDI – Vision Exploitation for Data Interpretation”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico (PON Horizon 2020) finalizzato alla realizzazione di un “Sistema integrato di Analisi Comportamentale e Visione Aumentata per il miglioramento dell’offerta e della fruizione negli spazi museali e naturali”) mediante l’utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Computer Vision.

Le ricerche hanno coinvolto beni architettonici e culturali come il Monastero dei Benedettini e l’Orto Botanico dell’Università di Catania e la Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa. Anche questo progetto è stato presentato alla Maker Faire insieme ai partner coinvolti nello sviluppo.