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Sicilia, nuovo piano energetico ambientale: il progetto da 15 miliardi di euro

Una bozza preliminare che propone un tipo di energia rinnovabile nella Regione siciliana e che dovrà essere visionata dalla giunta e dalla commissione Attività produttive all’Ars.

Si guarda già al decennio successivo, nel campo dell’energia rinnovabile e pulita, contro i vecchi impianti elettrici. La visione del futuro della Sicilia, tra il 2020 e il 2030, prevede l’impiego di oltre 400 mila lavoratori ed un finanziamento che ammonterebbe a 15 miliardi di euro circa.

Sono i numeri previsti dal piano energetico ambientale della Regione siciliana, che possono essere raggiunti grazie al potenziamento degli impianti esistenti attraverso una progressiva riduzione dell’impatto ambientale e che il governo Musumeci ha aggiornato fino al 2030.

Il lavoro in questione è quello di rimettere in sesto le vecchie strutture e di applicare nuovi strumenti e tecniche innovative per garantire prestazioni migliori. A tal proposito, il governo regionale vorrebbe intervenire sulla scarsa efficienza degli impianti presenti nell’Isola, oltreché sugli impianti in procedura concorsuale a livello nazionale, sui quali l’Ars vorrebbe sensibilizzare i curatori e i commissari e fornire supporto per una migliore gestione.

Sarebbe, in effetti, una politica di recupero della produzione energetica della Regione siciliana. Ad aver sottoscritto l’atto di adesione al Piano, sono oltre 350 amministrazioni comunali siciliane; di questi, 240 hanno avuto accettato il piano di azione a livello comunitario. Inoltre, con i decreti firmati dal dirigente generale del dipartimento D’Urso sono stati finanziati 343 Comuni, per gli altri a breve ci sarà un’altra possibilità di presentare l’istanza.

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