Sarà un’apertura di primavera col botto quella del 2019. Nella notte tra il 20 e il 21 marzo, infatti, in corrispondenza dell’equinozio, basterà alzare gli occhi al cielo per godersi la vista della Superluna, la terza e ultima occasione dell’anno per vedere all’apice dell’ottimale a occhio nudo il nostro satellite.
L’astrofisico Gianluca Masi già qualche tempo fa ha spiegato come ciò sia possibile: “Durante il crepuscolo la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte. Di notte la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama. Al suo sorgere, la Luna si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente”.
L’occasione è rarissima, si tratta di una coincidenza che non potrà avvenire nuovamente prima del 2030. A poche ore dall’Equinozio di Primavera, che quest’anno avverrà alle 22:58 del 20 marzo, per l’esattezza alle 02:43 del 21 marzo, sarà possibile osservare la Luna nella sua fase piena.