Catania

Ministra Grillo visita ospedale Garibaldi: novità su Pronto soccorso e San Marco

La ministra della Salute, Giulia Grillo, ha fatto visita al Pronto soccorso dell'Ospedale Garibaldi-Centro di Catania, per prendere visione del progetto della nuova struttura del Pronto soccorso. 

La nuova struttura fisica del Pronto soccorso del Garibaldi-Centro di Catania, secondo quanto dichiarato dalla ministra Grillo, verrà inaugurata all’incirca tra 13 mesi. La ministra ha potuto visionare il progetto, prendendo anche atto delle difficoltà che, in questo momento, il Pronto soccorso si trova a dover affrontare. La chiusura del Vittorio Emanuele, infatti, ha determinato un aumento dei flussi verso il p.s. del Garibaldi, essendo rimasto l’unico al centro della città.

“Il vecchio Pronto soccorso risale agli anni settanta – ha dichiarato la Grillo -, quindi ha una concezione che ormai non è compatibile con i flussi odierni. L’augurio è che i nostri cittadini catanesi possano avere un’accoglienza migliore di quella di oggi, perché ci sarà sicuramente il personale sufficiente a rendere veloci le visite e gli esami dei cittadini. Riceviamo diverse segnalazioni per quanto riguarda il pronto soccorso del Garibaldi, quindi bisogna fare degli sforzi soprattutto in questa fase transitoria”.

Per quanto riguarda, invece, il nuovo Pronto soccorso del Policlinico, la ministra ha parlato di un avvio molto positivo, ma adesso bisognerà attendere che i catanesi imparino che esiste anche questo altro punto di pronto soccorso.

Diversa è la situazione per l’Ospedale San Marco, dove si hanno delle difficoltà a capire come dovrà essere attivata l’area di pronto soccorso a livello di personale. Ad ogni modo, si verrebbero a creare tre Pronto soccorso vicini tra loro, sotto questo punto di vista, dunque, la questione rimane ancora aperta.

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Intanto bisogna attivare l’unità materno infantile – conclude il ministro della salute – dove però c’è il tema che non ci sarà il pronto soccorso pediatrico. Io come ministero sto cercando di spingere affinché non vada persa una struttura come quella, che ci è costata più di 100 milioni di euro“.