Attualità

Arriva la cometa di San Valentino, occhi al cielo per “Iwamoto”

Atteso per San Valentino l'arrivo della cometa Iwamoto: un vero e proprio regalo dallo spazio.

Ad impreziosire l’atmosfera già dolce di San Valentino, ricorrenza dedicata agli innamorati, contribuirà la cometa Iwamoto, che nella notte tra il 12 e il 13 febbraio squarcerà il cielo come un “batuffolo”, potendo così regalare a tutti gli amanti uno spettacolo raro e indimenticabile.

La cometa Iwamoto deve il suo nome all’astronomo non professionista giapponese Masayuki Iwamoto che l’ha scoperta, identificandone l’appartenenza al gruppo dei corpi celesti estremi trans nettuniani. In altre parole, si tratta di astri e oggetti celesti che si trovano ad una distanza 5 volte superiore rispetto a quella che separa Plutone dal Sole e collocati oltre la fascia di Kuiper, zona in cui gravita una moltitudine di comete e asteroidi.

Al suo passaggio nella volta celeste, la cometa Iwamoto assumerà le sembianze di un “batuffolo diffuso”, così la definisce l’astrofisico Gianluca Masi. Il fenomeno atmosferico non sarà visibile ad occhio nudo, ma sarà sufficiente allontanarsi dall’atmosfera inquinata e dalle troppe luci della città e munirsi di binocolo per poter ammirare la cometa Iwamoto in tutto il suo splendore.

La cometa, che già era giunta alla minima distanza dal Sole il 6 febbraio, il 12 passerà alla minima distanza dalla Terra. Basterà volgere gli occhi al cielo e cercarla nella costellazione del Leone tra l’11 e il 13 febbraio. Dopodiché, la Luna ne disturberà la visione. L’astro resta, tuttavia, visibile per tutto il mese di marzo, se pur in maniera più flebile e discontinua.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di Amazon Prime destinati agli studenti e ottieni uno sconto sull'abbonamento tramite LiveUniversity. Iscriviti ora e ottieni tre mesi gratis!

Bisognerà attendere oltre mille anni per poter fruire di un altro simile spettacolo, dal momento che la cometa Iwamoto impiega 1.371 anni per compiere un’intera orbita intorno al Sole. L’ultima volta che è venuta a farci visita risale all’anno 648, mentre il suo futuro approssimarsi al pianeta Terra è previsto nell’anno 3390.