Ricerca e Scienza

Ritardatari cronici? Per voi piĆ¹ salute e successo: lo dice uno studio

Per tutta la vita siete stati etichettati come "ritardatari" e tutti hanno considerato questo vostro modo di essere come un difetto. Oggi la ricerca ribalta i luoghi comuni e scova i lati positivi di chi ama farsi attendere.

Avete mai atteso per ore qualcuno in estremo ritardo, arrabbiandovi parecchio? Se cosƬ fosse sappiate che avreste dovuto, al contrario, avere pazienza e quasi complimentarvi con questa persona. Chi ĆØ poco puntuale non si rende conto del tempo che passa perchĆ© ama quel che fa ed odia lo stress: questo atteggiamento rilassato, secondoĀ una ricerca dellā€™Harvard Medical School,Ā permetterebbe di godere diĀ una salute migliore.Ā 

In varie occasioni i “ritardatari cronici” sono divenuti oggetto di studio. Una peculiaritĆ  che li contraddistingue, secondo quanto pubblicatoĀ dal Journal of Applied Social Psychology, ĆØ la diversa concezione dello scorrere del tempo che si accompagna all’incapacitĆ  di prevedere quante ore impiegheranno a portare a termine un impegno, incontrare una persona, giungere in un luogo. Questa incoscienza, a differenza di quel che si potrebbe pensare, non innesca ansia ma, al contrario, rende meno stressati questi soggetti ed aiuta loro a vivere piĆ¹ a lungo.

Non ci crederete mai, ma il luogo i cui viviamo puĆ² influire sui minuti (o ore) di ritardo e sulla furia di chi ci aspetta. In Occidente, infatti, il tempo scorre lineare causando un bisogno ossessivo di correre per organizzare il nostro futuro, senza vivere il presente. La vita di chi abita in un Paese orientale, al contrario, ĆØ scandita da una concezione ciclica del tempo, fondamentale per godere di ogni singolo istante, percepito come irripetibile ed irrinunciabile.

Lā€™American Psychological Association ci rivela ,inoltre, che le persone piĆ¹ appassionate a ciĆ² che fanno sono proprio quelle che non badano all’ora: si impegnano al massimo, amano il loro impiego e sanno svolgerlo al meglio, ottenendo ottimi risultati. Il ritardo, dunque, potrebbe trasformarsi nella chiave del loro successo: una tesi, questa, sostenuta ed applicata da grandi personalitĆ , come Steve JobsĀ  o Oprah Wifrey.

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ƈ importante precisare, tuttavia, che il ritardo nasconde caratteri, ragioni, stati d’animo differenti. MolteĀ donne, per esempio, escono di casa solo dopo ore passate davanti all’armadio, in preda all’indecisione. C’ĆØ chi ĆØ pigro o svogliato e chi proprio non intende sottomettersi alle rigide regole imposte dagli appuntamenti, e si ribella: sta a noi riconoscerli, e scegliere la tecnica piĆ¹ adatta per confonderli, sopportarli, far sƬ che il ritardo sia meno snervante.

A proposito dell'autore

Marzia Gazzo

Marzia Gazzo nasce a Catania il 6 giugno 1998. Laureata in Lettere Moderne, collabora con la testata LiveUnict da maggio 2018. Da dicembre 2020 ĆØ coordinatrice della redazione. Ama leggere belle parole, ascoltare voci, raccontare storie.